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Il rapporto fra Davide Cassani e Marco Pantani è sempre stato controverso. Il commissario tecnico della nazionale italiana ha sempre espresso grande vicinanza alla famiglia del Pirata, anche se qualche tifoso non gli ha mai risparmiato frecciatine per qualche frase definita “infelice” pronunciata quando Cassani commentava il Giro d’Italia ai microfoni della Rai.

Ma se qualcuno, dopo tanti anni, covava ancora qualche rancore, il gesto del Ct dissiperà certamente ogni dubbio. L’attuale presidente dell’Apt dell’Emilia Romagna ha infatti annunciato che parteciperà all’asta in programma domani da Bolaffi per riportare tutti i cimeli appartenuti a Pantani al museo della Fondazione a Cesenatico.

Al grido di “Quello che era di Marco non deve essere perduto”, il ct azzurro ha radunato un gruppo di amici per riportare quei 30 pezzi finiti all’incanto dopo il fallimento della Mercatone Uno nella sua sede naturale: la Romagna.

“Ancora una volta – scrive Cassani su facebook – quando sento parlare di Pantani, soprattutto in certe circostanze, un senso di tristezza mi pervade e immediatamente dopo mi scatta il desiderio di fare qualcosa, che si traduce in disponibilità. Non posso sopportare l’idea che questi cimeli finiscano lontano da casa sua. Non posso accettare che questi cimeli diventino solo il piacere di pochi. E allora, con alcuni grandi e sinceri amici, sempre disponibili quando si tratta di ragioni di cuore e in questo caso anche di portafoglio, abbiamo deciso di partecipare a quest’asta, per provare ad acquistare quello che sarà possibile in modo da provare a tenere quegli oggetti al loro posto – mi verrebbe da dire, là dove sta il cuore -. Tutto quello che potremo acquistare, per poterlo riportare nella sua sede naturale, e cioè il museo dedicato a Pantani, sarà per noi una vittoria.”

 
 
 
 

“Lo facciamo per noi – prosegue il Ct – ma anche per chi verrà dopo di noi e sentiranno parlare di questo indimenticabile campione. Si tratta di due biciclette appartenute a Marco, di alcune maglie, rosa e gialle e diversi quadri. Il nostro tentativo è quello di non disperdere nessuno di questi cimeli, che Luciano Pezzi e Romano Cenni custodivano gelosamente a casa loro e che potrebbero tornare ad essere visibili a tutti quelli che hanno amato Pantani e tutti quelli che nel tempo impareranno ad amarlo incontrandosi con la biografia di questo campione, con la gloria di uno sportivo e la tragedia amara di un uomo. Noi ci proveremo perché il nostro desiderio è riportare a Cesenatico tutto quello che da Cesenatico aveva preso il via. Noi ci proviamo. Tutto qui”.

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