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I fedelissimi del cashback rischiano una cocente delusione. Dopo le attese estenuanti per riuscire a registrarsi sull’app «Io», i premi – che non arriveranno prima di fine febbraio – rischiano di essere molto più bassi delle attese.

Non saranno tanti coloro che riusciranno ad ottenere davvero i 150 euro fissati come importo massimo per il cashback di Natale. Per arrivare a questa cifra, infatti, non basterà fare 1.500 euro di acquisti con un minimo di transazioni entro il 31 dicembre perché i fondi stanziati, almeno per il mese di dicembre, sono insufficienti e, con ogni probabilità, non verranno neppure implementati, come si evince dallo stesso regolamento sul cashback che, destinando 227,9 milioni in questa prima fase, ha fissato anche un invalicabile paletto: “Qualora la predetta risorsa finanziaria non consenta il pagamento integrale del rimborso spettante, questo è proporzionalmente ridotto”. In sintesi, se i soldi non bastano i rimborsi saranno ridotti in proporzione per tutti.

Ipotizzando che i 3,6 milioni di cittadini già registrati (dati di ieri) raggiungano tutti il minimo delle 10 operazioni richieste, ci sarebbero risorse disponibili in media per 63,3 euro ciascuno, quindi meno della metà dei 150 euro potenzialmente raggiungibili.

 
 
 
 

Gli stanziamenti successivi, invece, dovrebbe essere più elevati. Dal 2021 ci saranno a disposizione 1,367 miliardi per il primo semestre e 1,347 miliardi per il secondo settembre. Anche per il primo semestre 2022 ci sarà a disposizione quest’ultima cifra. Ma anche in questi casi vale lo stesso paletto: “Qualora le predette risorse finanziarie non consentano per i suddetti periodi il pagamento integrale dei rimborsi spettanti, gli stessi sono proporzionalmente ridotti”.

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