La notizia è destinata a far discutere perché inserisce un elemento di concretezza nella fumosa diatriba tra sostenitori ed osteggiatori dei vaccini.
A San Marino i cittadini che sceglieranno di non fare il vaccino per il Covid-19, quando questo sarà disponibile – gratuito ma non obbligatorio – dovranno pagarsi le cure di tasca propria qualora dovessero ammalarsi per il Coronavirus.
È questa la proposta del segretario di Stato Roberto Ciavatta, su cui il governo sammarinese, il Congresso di Stato, sta ragionando. A breve è annunciata una decisione ufficiale, ma la notizia ha già scatenato una ridda di polemiche.
Perché, quando si parla di “cure da pagare” – è bene precisarlo – non si intende la tachipirina, bensì i costi di un eventuale ricovero ospedaliero.