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“È la sera del 17 dicembre, tra una settimana esatta cade la vigilia di Natale e ancora nessuno conosce le misure che saranno in vigore durante le festività natalizie”.

Inizia così il post del sindaco Matteo Gozzoli che usa il tono insolito della polemica per esprimere tutto il suo dissenso nei confronti del Premier Conte che, anziché affrettare i tempi su una decisione vitale per la nazione, oggi è volato a Bengasi per un’iniziativa propagandistica che, diciamo la verità, in un momento così delicato, avrebbe potuto anche essere delegata ad un sottosegretario.

“Ormai da una settimana – scrive il primo cittadino – tutti i media nazionali riportano anticipazioni di ogni tipo: zone rosse, zone arancioni, zone rosse alternate, rigoristi, linee morbide, linee di apertura parziale. Da giorni imprenditori, famiglie, cittadini mi scrivono e telefonano per sapere come dovranno organizzare le loro attività e le loro vite e a ognuno devo dire la verità: non so cosa rispondere. Non è mia intenzione discutere la validità delle misure che si intendono adottare. Il Governo, con il Comitato Tecnico Scientifico e sentite le Regioni, ha tutti gli strumenti per fare le scelte necessarie per il bene del Paese”.

 
 
 

“In questa emergenza – prosegue – noi sindaci ci siamo ormai abituati ad essere contemporaneamente in prima fila e l’ultima ruota del carro, ma sono convinto che a una settimana dal Natale sarebbe decoroso conoscere le misure saranno in vigore durante le festività. Anche altre nazioni europee hanno effettuato scelte drastiche in questi giorni, ma lo hanno fatto per tempo. È urgente che cittadini e imprese vengano informati sul da farsi, non possiamo – conclude – essere sempre il Paese dell’ultimo minuto”.

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