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E’ ormai guerra aperta fra don Mirco Bianchi e il portale Gayburg, il blog di cultura gay che ha ormai individuato il parroco di Cesenatico come uno dei suoi bersagli preferiti.

Solo nelle ultime due settimane il sito web per la difesa dei diritti lgbt ha dedicato a don Mirco ben nove articoli ed anche questa mattina il sacerdote romagnolo si ritrova nella homepage del portale per un post appena pubblicato sulla sua pagina facebook nel quale augura ai suoi parrocchiani un santo Natale dopo aver sottolineato però gli “insulti gratuiti e l’infamia” di Gayburg.

Don Mirco, per la verità – per le sue idee e soprattutto per il coraggio di esprimerle pubblicamente – è sempre stato uno dei sacerdoti più detestati dal mondo gay, ma negli ultimi venti giorni lo scontro è diventato molto più caustico e avvelenato.

 
 
 

Gayburg ha più volte definito don Mirco un “sacerdote leghista”, un “ipocrita circondato da estremisti”, divenuto un “punto di riferimento per i negazionisti del Covid”, un “integralista che usa la religione come strumento di offesa”.

Un profluvio di insulti scatenati da alcune (presunte) affermazioni del sacerdote che, nelle sue esternazioni social, ha sempre difeso la sacralità della famiglia classica e di alcuni dogmi inviolabili della Chiesa. Posizioni ovviamente inconciliabili con quelle di Gayburg che – dedicandogli un post ogni due giorni – ha deciso di fare di Don Mirco un’icona omofoba fuori dal tempo, un surreale inquisitore del progresso e dei suoi nuovi principi.

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