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Partito, in Emilia-Romagna, il cosiddetto ‘Vaccine Day’. Dalla prima mattinata gli incaricati delle diverse Ausl della regione stanno recuperando la propria scorta di vaccini anti-Covid Pfizer-Biontech così da iniziare la somministrazione – alle 14, in simultanea in ogni provincia da Piacenza a Rimini – che vedrà come destinatari 975 professionisti della sanità.

I vaccini sono arrivati nella notte a Bologna con un volo militare partito dalla base di Pratica di Mare: alle 7.30 le dosi scortate dai militari dell’Esercito della ‘Brigata Aeromobile Friuli’ e da agenti delle forze dell’ordine sono state portate all’Ospedale ‘Bellaria’ di Bologna per lo smistamento alle aziende sanitarie alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

A ricevere le prime vaccinazioni medici e infermieri: 225 è il numero di dosi destinate al territorio dell’Ausl della Romagna.

Nella giornata di oggi sono stati vaccinati in Romagna 225 operatori. Questa prima tranche dell’esercito dei professionisti è composta da 48 medici ospedalieri, 1 medico di medicina generale, 1 medico delle Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), 1 direttore del laboratorio di biologia, 10 dirigenti di profilo sanitario, 130 infermieri, 3 ostetriche, 9 assistenti sanitari, 2 tecnici di laboratorio, 1 tecnico di radiologia, 1 fisioterapista e 18 Oss (Operatori socio sanitari). Questi primi vaccinati sono stati individuati sulla scorta del ruolo che ricoprono nella gestione dell’infezione da Covid 19. Si tratta in particolare dei vaccinatori, di coloro cioè che poi si occuperanno di effettuare le ulteriori vaccinazioni.

I primi a ricevere le dosi del vaccino sono stati la dott.ssa Giovanna Giubelli, infermiera, per la sede provinciale di Ravenna; la dottoressa Emilia Biguzzi, assistente sanitaria a Forlì, per la sede provinciale di Cesena-Forlì; per la sede provinciale di Rimini il dottor Carlo Biagetti responsabile rischio infettivo Ausl Romagna e medico delle malattie infettive all’ ospedale Infermi, dopo di lui il dottor Corrado Paolizzi, medico di famiglia.

 
 
 
 

Dopo la forte valenza anche simbolica della giornata di oggi, da inizio gennaio, partirà in Romagna un ulteriore step di vaccinazione che contemplerà il resto del personale sanitario, nonchè gli ospiti e gli operatori delle Cra. Per effettuare le vaccinazioni a questi ultimi saranno creati dei team che si recheranno nelle strutture stesse.

Nel dettaglio ogni Azienda sanitaria sul territorio ha definito il luogo dove verranno somministrate le vaccinazioni a partire dalle 14. Per Asl Romagna sono stati individuati il Pala De Andrè a Ravenna, il Quartiere Fieristico a Rimini e Cesena Fiera a Cesena. Alle 14, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sarà al punto di vaccinazione a Modena, al Centro servizi Ausl di Baggiovara e l’assessore Donini alla Stazione delle Corriere di Bologna.

Per il personale sanitario l’Ausl continuerà a prevedere dei punti di vaccinazione e verosimilmente ve ne saranno di ulteriori rispetto agli attuali tre. Uno di questi ulteriori punti sarà allestito a Forlì, dove l’Azienda sta interagendo con l’amministrazione locale per definire modi, tempi e location anche in relazione alle esperienze della giornata odierna. L’Ausl sta valutando anche altri punti di vaccinazione.

Dopo questo secondo step per operatori e strutture, il Ministero sta lavorando alla vaccinazione della popolazione generale, per la quale l’Ausl si organizzerà non appena vi saranno le relative linee guida. Si parla del mese di febbraio.

“Quello di oggi è un momento molto importante – commenta il direttore generale di Ausl Romagna, dottor Tiziano Carradori – Dopo dieci mesi di lotta finalmente abbiamo a disposizione un’arma ‘non spuntata’ per combattere questa malattia che ha fatto tante vittime, provocato tanto dolore e che ancora sta mettendo a dura prova la tenuta del servizio sanitario nazionale. Ci aspettiamo ed auspichiamo che l’adesione sia alta, soprattutto tra il personale sanitario ma anche tra i cittadini. E’ un gesto di grande responsabilità verso noi stessi, le nostre famiglie, ma anche le nostre comunità. A livello personale mi vaccinerò non appena possibile”.

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