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Sul fronte dell’emergenza Covid non è stato un inizio d’anno rincuorante per la nostra regione. Nelle ultime 24 ore, in Emilia Romagna, sono stati diagnosticati 2.629 nuovi casi di contagio da coronavirus su oltre 11.300 tamponi. Il tasso di positività è del 22,9% e l’indice Rt è tornato a sfiorare la soglia fatidica dell’uno.

Un dato appena al di sotto dei due record fin qui registrati in regione da inizio pandemia: il 15 novembre con 2.822 casi su oltre 12.500 tamponi e il 14 novembre con 2.637 su quasi 21.500 tamponi.

Dopo qualche giorno di break, si alza nuovamente la pressione sui ricoveri: nei reparti Covid ci sono 2.643 pazienti (14 in più) e in terapia intensiva 231 (due in meno rispetto a ieri). L’età media dei nuovi positivi è 46 anni e la situazione dei contagi resta critica, in particolare, a Ravenna (292 casi) e Rimini (258). Ieri, in totale, nel cesenate 129 casi di Covid in più (9 a Cesenatico).

Con questi dati, l’Emilia Romagna, allo scadere del decreto di Natale, il 6 gennaio, potrebbe finire nuovamente in zona rossa o, più probabilmente, arancione.

 
 
 

Attualmente è previsto che, dopo il decreto, le Regioni tornino alla fascia di colore assegnata prima del lockdown natalizio, cioè tutte gialle (tranne l’Abruzzo arancione), ma l’andamento del contagio non rende scontato che sia così. Sarà il governo a decidere, la prossima settimana, dopo le verifiche dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il report del 30 dicembre, intanto, ha indicato varie criticità: in particolare, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Piemonte, Provincia autonoma di Trento ma anche Emilia Romagna che ha una probabilità superiore del 50% di superare la soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica in 30 giorni.

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