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Le certezze sembrano avere un tempo breve. Esattamente da giovedì 7 a domenica 10 gennaio. Poi da lunedì 11 gennaio, in base al nuovo monitoraggio sulla situazione dei contagi dell’Istituto superiore di sanità, il ministro della Salute Speranza firmerà l’ordinanza che sancirà il cambio di zona, gialla, rossa o arancione, per ciascuna regione. E con parametri più rigorosi visto che per retrocedere a zona arancione basterà avere un indice di contagio pari a 1 ( e non più 1,25) e per la zona rossa sarà sufficiente l’Rt a 1,25 e non più a 1,50 come oggi.

Un vero rompicapo, ma al momento è certa una cosa: fino a domenica 10 gennaio tutti gli italiani, in qualsiasi regione si trovino, dovranno rispettare le stesse regole. Ovunque ma diverse giorno per giorno. Un vero rompicapo in cui vi aiutiamo a orientarvi con questa guida con l’avvertenza che da lunedì si cambia ancora, questa volta regione per regione.

 
 
 
 

Giovedì 7 gennaio e venerdì 8 gennaio.

L’Italia torna tutta in giallo per 48 ore, ma è un giallo “rafforzato” che, a differenza di quanto fin qui è stato per le regioni gialle, prevede il blocco della mobilità tra le regioni.

Spostamenti. Ci si sposta liberamente, ma solo all’interno della propria regione.  Per valicare i confini regionali bisognerà autocertificare un valido motivo: come sempre, il ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione anche per raggiungere il partner convivente nella casa di comune abitazione se questa si trova in un comune diverso da quello di residenza. Consentito spostarsi per lavoro o motivi di salute e necessità.  Coprifuoco sempre in vigore, ancora dalle 22 alle 5.

Scuola. Tutti in classe i più piccoli (infanzia, elementari e medie). Finite le vacanze natalizie confermato il rientro con lezioni in presenza. Ancora rimandato ovunque il ritorno alle lezioni in presenza per le scuole superiori. I ragazzi più grandi riprenderanno le lezioni ovunque con la didattica a distanza.

Bar e ristoranti. Con tutta Italia in regime di zona gialla, bar e ristoranti, gelaterie, pasticcerie possono riaprire, ma fino alle 18, orario dal quale tornerà ad essere consentito solo l’asporto (fino alle 22) e la consegna a domicilio.

Negozi. Tutti aperti senza alcuna distinzione fino alle 20 (l’apertura allungata alle 21 era prevista solo per le festività natalizie). Aperti anche i centri commerciali. Alimentari e non, attività di ogni genere osserveranno i normali orari previsti dai comuni in cui si trovano.

Palestre, cinema, musei e teatri. Ancora tutto chiuso e la previsione è che rimarranno chiusi almeno per tutto il mese di gennaio.

Sabato 9 gennaio e domenica 10 gennaio.

Tutta Italia segue per il weekend (e si prevede sia così per tutto gennaio) le regole della zona arancione.

Spostamenti. Vietato muoversi dalla propria regione e dal proprio comune. Solo poche eccezioni tutte da giustificare con l’autocertificazione da portare sempre con sé o che verrà fornita a un eventuale controllo delle forze dell’ordine. Come sempre, ci si può spostare per tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione ma anche per raggiungere il partner convivente nella casa di comune abitazione se questa si trova in un comune diverso da quello di residenza. E sempre è consentito spostarsi per lavoro o motivi di salute e necessità. Altre due eccezioni ai divieti: ci si potrà muovere, non più di due persone con eventuali minori di 14 anni o persone disabili a carico, per andare a trovare amici o familiari nella propria regione, per andare nelle seconde case all’interno della regione, insieme con il proprio nucleo familiare. E ancora, per chi abita in un centro con meno di 5.000 abitanti, è consentito spostarsi in un raggio di 30 chilometri ma non verso un comune capoluogo. Ed è sempre in vigore il coprifuoco, dalle 22 alle 5.

Bar e ristoranti. Aperti, ma solo per asporto (fino alle 22) e domicilio. Dunque si può andare al bar, prendere un caffè, ad esempio, ma si dovrà consumarlo fuori e non nelle vicinanze del locale dove è proibito sostare.

Negozi. Le regole sono quelle della zona arancione. E dunque tutti i negozi aperti, secondo i normali orari previsti dai Comuni nei giorni festivi e prefestivi. Restano invece chiusi i centri commerciali.

Da lunedì 11 a venerdì 15 gennaio.

Ancora nessuna certezza se non che si tornerà alla divisione dell’Italia in zone, gialla, arancione e rossa per il momento e che dunque i cittadini dovranno rispettare le regole a seconda del colore della regione in cui si trovano. Colore che verrà deciso solo venerdì 8 sulla scorta dei dati dell’ultimo monitoraggio della situazione epidemiologica.

In Emilia Romagna. Nelle prossime ore è prevista una riunione della Giunta Bonaccini. Il vertice servirà a decidere se sarà confermato l’orientamento nazionale e quindi se gli studenti delle superiori rientreranno in classe al 50% da lunedì 11 gennaio.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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