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Emilia Romagna arancione almeno fino al 15 gennaio. La notizia era nell’aria già da qualche giorno. Il presidente Bonaccini aveva già lasciato trasparire il cambio di colore nelle ultime ore. Ora la Regione Emilia Romagna torna in zona arancione.

Da lunedì quindi si fa un passo indietro in zona arancione. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio e che inserisce l’Emilia-Romagna nelle regioni con più restrizioni insieme a Sicilia, Calabria, Veneto e Lombardia.

In realtà la zona arancione parte già da domani, 9 dicembre in quanto già previsto come ultimo week end del periodo natalizio.

 
 
 

Cosa si può fare:

spostamenti

Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Per spostamenti verso altri Comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all’interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti (lavoro, salute…), anche mediante autodichiarazione (SCARICALA QUI) che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali

Si può assistere un parente o un amico non autosufficiente. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, specifica il governo, va “ricordato che sono categorie più vulnerabili e quindi da proteggere dai contatti il più possibile.

Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore, in caso di genitori separati, o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve

È possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro, ma anche in questo caso è fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio

Chi è sottoposto alle misure della quarantena o dell’isolamento, non si può chiaramente spostare, se non al fine di effettuare gli accertamenti diagnostici prescritti dal medico

spesa e sport

Spesa al supermercato: laddove il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati. L’iper non è contiguo perché c’è il comune di Gatteo tra i due.

Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari

Gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte nell’ambito di un’associazione di volontariato sono consentiti

Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto dalle 5 alle 22

Si può uscire con il proprio cane o per fare una passeggiata dalle 5 alle 22, all’interno del proprio comune, senza creare assembramenti. È consentito fare attività motoria all’aperto. È possibile raggiungere parchi e giardini pubblici all’interno del proprio Comune o, in assenza di questi, quelli in un Comune limitrofo più vicini a casa, salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali, a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento.

Si può usare l’automobile con persone non conviventi con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina

attività commerciali

I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, anche nelle zone arancioni e rosse. Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati.

Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Le attività commerciali al dettaglio si svolgono comunque a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.

È possibile effettuare consegne di prodotti, alimentari e non, anche fuori dal Comune in cui si trova il punto vendita

Laddove il proprio Comune non disponga di appositi punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati.

Per le faq del Governo è possibile fare riferimento a questo link

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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