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Il caso ha sollevato qualche allarme anche nella comunità scientifica perché se anche i guariti da Covid possono, dopo pochi mesi, riammalarsi, significa che questa pandemia qualcosa ancora ci nasconde.

Al centro della questione un anziano ospite della casa di riposo Maria Fantini di Cesena tornato positivo al tampone dopo che era guarito. Insomma un contagio bis dopo pochi mesi. Non è, va detto, una situazione comune, ma siamo ancora nel cuore della seconda ondata e dunque, nelle prossime settimane, potrebbero spuntare anche casi analoghi.

 
 
 
 

A fare chiarezza sul tema è stato, in un’intervista rilasciata al Corriere di Romagna, il professor Vittorio Sambri, direttore dell’Unità Operativa Microbiologia del Laboratorio Unico di Pievesestina dell’Ausl Romagna: “Sul caso dell’anziano cesenate – ha detto – ci sono tre ipotesi: la prima è che ci sia stato un errore diagnostico o nel prelievo. Può capitare anche con livelli di sicurezza molto alti come nei nostri standard. Il secondo motivo è che una persona si può riammalare perché ha perso gli anticorpi che aveva accumulato nella prima infezione. Su questo fronte abbiamo fatto anche uno studio specifico a Rimini su 17.000 soggetti e, a distanza di 4/5 mesi, si è visto che sul 5 – 6% circa degli esaminati si era registrato un calo vistosissimo degli anticorpi. Il terzo caso può essere che ‘in giro’ ci siano dei virus molto diversi dal punto di vista antigenico rispetto a quello con cui abbiamo normalmente a che fare da ormai un anno”.

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