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Se qualche regista comico avesse voluto girare una gag non l’avrebbe fatta così perfetta. Perché ciò che è accaduto ieri pomeriggio davanti alla motorizzazione di viale Mazzini ci ricorda come, a volte, nascono le barzellette.

Sono le 16.50 quando, davanti agli sportelli dell’ACI, si presenta un arzillo signore di 89 anni. Stringe la tessera sanitaria in pugno perché, a dispetto dell’anagrafe, deve rinnovare un altro anno la sua patente di guida.

Entra speranzoso nella stanza del medico e, dopo l’esame della vista e dell’udito, esce entusiasta per aver superato il test. Ancora per un anno dunque potrà guidare la sua utilitaria bianca.

Esce sorridente tra due ali di folli come Russel Crowe nel Gladiatore, ricevendo i complimenti solidali di tutte le persone in attesa.

 
 
 
 

Con lo sguardo fiero, si mette in auto e ingrana la prima. Anzi no… la retromarcia. Una partenza a tutta velocità, ma nella direzione sbagliata. Risultato? Un botto clamoroso contro un palo della segnaletica e la parte posteriore dell’auto praticamente distrutta.

Ma il nonnino non si scompone. Si guarda attorno con l’aria indifferente alla Mister Magoo e poi sgomma veloce verso la stazione. Con il sorriso sulle labbra e mezza auto demolita.

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