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Mentre la maggior parte di noi si alza nella nebbia con la colonnina di mercurio sotto lo zero, facendo i conti con tutte le limitazioni della fascia arancione, la mascherina sulla bocca e l’odore di igienizzante nelle mani, c’è un romagnolo di Bellaria – Alberto Pazzaglia, nome d’arte Betobahia – che, forse, sta un tantino meglio di noi.

Il celebre compositore di “Ciapa la galeina”, che due giorni fa ha compiuto 54 anni, è rimasto infatti “prigioniero” in Brasile, nella località marittima di Maceio, perché con l’emergenza pandemica non ci sono più aerei per tornare in Italia.

Oggi, ostaggio di questo lembo di paradiso, nello stato di Alagoas, nella sua villetta affacciata sulla spiaggia di Paripueira e circondato dalle bellezze locali, Beto condivide con noi il suo personalissimo lockdown: “Sto approfittando di questo periodo – spiega – per registrare le nuove canzoni e i nuovi video per le mie prossime produzioni discografiche. Io fidanzato? No, continuo a divertirmi vivendo l’estate brasiliana”.

Come trascorri le tue giornate?

“Vado spesso a mangiare i piatti prelibati della nostra cucina romagnola nel ristorante del mio amico riminese Mauro Cardilli, titolare della pizzeria Basilico in centro a Maceio. Lì mi godo piadine farcite di tutti i tipi, la pasta fatta in casa e i passatelli della zdora preparati secondo la ricetta di mamma Giuliana, ovviamente riminese doc. I brasiliani sono molto attratti da queste specialità culinarie italiane e, ogni giorno, c’è la fila per mangiare”.

Ma lì non c’è la paura per il Covid?

“In Brasile ci sono stati tanti problemi, ma io vivo serenamente anche se faccio sempre attenzione a non frequentare luoghi troppo affollati. Uso sempre la mascherina, anche in palestra, nei negozi e nei centri commerciali. D’altronde qui il virus, in questo momento, è meno aggressivo a causa delle alte temperature estive. Un po’ come da noi l’ultima estate. In generale, qui in Brasile la gente non ha paura del Covid. Quello che temono di più è la mancanza di lavoro e la fame”.

Dunque, lì non esistono le fasce colorate?

“Macché, il Brasile è già uno stato in bancarotta. Se la gente non lavora un giorno, quel giorno non mangia. Per cui la chiusura totale delle attività qua farebbe più danni della pandemia. Per altro, il presidente Bolsonaro è un negazionista che continua a dire che questo è un virus falso e politicizzato. In Brasile il motto è: meglio morire di Covid che di fame”.

 
 
 
 

E intanto tu produci nuove canzoni…

“Sì, l’ultima si chiama ‘Super Party’ e, in questo clima di tragedia planetaria, è un inno al divertimento e alla spensieratezza. Il video l’ho registrato sulla spiaggia di Paripueira e, ovviamente, l’ho fatto con la collaborazione di tante bellezze locali. La canzone l’ho scritta assieme a Luca Buongiorni e sarà prodotta dalla casa discografica riminese Novalis edizioni”.

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