I cybercriminali sfruttano anche whatsapp, l’app di messaggeria più nota. “Ciao, mi potresti rimandare il codice che ti ho inviato per sbaglio?” questo il messaggio che di solito proviene da un numero che si ha già in memoria e non da un numero sconosciuto. Si tratta di un tentativo di impadronirsi del profilo del malcapitato e garantirsi l’accesso alle chat di gruppo per cambiarne nome, immagine e inserirsi nella chat. E questo pare sia accaduto alla Lega Cesenatico. Una chat in cui vi sono circa 100 persone che all’improvviso oggi, mercoledì, alle 17.57 hanno ricevuto messaggi a raffica. “Left left left”, cioè sinistra in inglese accompagnati dalla bandiera turca. Qualcosa non andava, era evidente, e la riprova è stato il cambiamento del nome del gruppo in “Hacker Left” poi, secondo quanto riferito, subito cambiato in Lega Cesenatico.

Anche la chat di gruppo della Lista Civica di Roberto Buda comunicano essere stata colpita dalla stessa sorte a causa di una persona che, con ogni probabilità è presente in entrambi i gruppi. Una volta individuato è stato necessario rimuoverlo.
Su questo tipo di truffe è intervenuta anche la Polizia Postale nei giorni scorsi dando qualche buona prassi per evitare o limitare la propagazione della catena di Sant’Antonio.
Non bisogna mai cliccare su eventuali link presenti negli SMS; è consigliabile attivare la “verifica in due passaggi” disponibile nell’area “impostazioni-account dell’App” che ci permette di inserire un codice personale a sei cifre, che il sistema ci richiede al primo accesso e per tutte le operazioni di modifica che andremo a effettuare sul nostro profilo; se siamo caduti nella frode è necessario avvisare subito i nostri contatti di quanto ci è capitato in modo che non diventino potenziali vittime della catena.