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Mentre L’Emilia Romagna si prepara a tornare in zona gialla, la doccia fredda arriva dal virologo Andrea Crisanti. Alla trasmissione Un giorno da pecora, quindi ai microfoni di RadioRai1, ha dichiarato frasi che impensieriscono. Tanto più chi in Emilia Romagna è un imprenditore del settore balneare.

“La prossima estate dovremo essere più cauti rispetto allo scorso anno, speriamo di poter andare in spiaggia. La suddivisione in zone ci lascerà in questa situazione intermedia, con questo numero di casi abbastanza elevati accompagnati da una mortalità non indifferente”.

Poi il virologo approfondisce la questione delle spiagge in estate portando l’esempio di Israele.

“Israele andò in lockdown per la seconda volta a fine agosto, e lì c’è un clima simile all’Italia. Se sono chiusi cinema, bar e teatri non si capisce perché dovrebbero esser aperte le spiagge”.

 
 
 

Molti hanno pensato che stare all’aria aperta possa limitare la circolazione del virus, ma anche qui Crisanti smorza gli entusiasmi.

“Anche le discoteche in Sardegna si diceva che erano all’aperto. Ma tanto se questa estate si faranno le zone arancioni o rosse non si porrà nemmeno il problema”.

Crisanti infine ritiene che i vaccini inizieranno a diminuire la curva dei contagi a ottobre. Fino a quel momento, ha detto l’esperto, ci sranno anche 300 morti al giorno. Intanto il primo passo è quello che si avverino le speranze e che nelle prossime ore la regione passi in zona gialla rispettando i pronostici.

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Alessandro Mazza

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One Comment

  • Antonella ha detto:

    Carissimo Crisanti, se fossero state chiuse le frontiere e tutti fossero rimasti in Italia e gli stranieri a casa loro…forse nn eravamo a questo punto! Spero di tornare a Cesenatico al più presto xche ‘ la questione si sta facendo pesante x tutti. Saluti Antonella

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