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Partiti in svantaggio, i Tigers iniziano la rimonta che porta al successo. Scorpacciata di buon umore per le tigri di coach de Lorenzo.  Altra trasferta in Piemonte e altra vittoria per Cesena che si sblocca nel secondo tempo, nonostante il primo quarta faccia riaffiorare i fantasmi di sconfitte nemmeno, purtroppo, troppo lontane. Oleggio paga l’assenza di Negri, i Tigers perdono Dell’Agnello nel momento clou, ma trovano un Trapani ispirato a cavare le castagne dal fuoco alla squadra di coach Di Lorenzo.

Cesena approccia il match con Trapani, Borsato, Frassineti, Dell’Agnello e Marini. Primo tempo dai due volti per Tigers, che sul pronti e via piazzano sul parquet una difesa intensa e asfissiante che porta in dote diverse palle recuperate. Il problema è l’altra parte del campo, dove nei primi dieci minuti di gioco i romagnoli tirano 3/9 da 2 e 0/5 da 3 e soffrono a rimbalzo. Oleggio così può concedersi qualche passaggio a vuoto e comunque scappare via. Sul finire di primo quarto però Di Lorenzo mette mano alla panchina, dove fa accomodare Marini per il resto dell’intero primo tempo. Incassato il 16-8 della prima frazione di gioco, i bianconeri scendono in campo con un volto diverso. Ridisegnati gli equilibri con Trapani e Battisti sui legni del PalaCadorna, Cesena comincia a segnare e a non lasciare nulla ad Oleggio dall’altro lato del campo. L’esordio nel match di Chiappelli porta in dote benzina per attaccare il canestro. A 5’27’’ dall’intervallo lungo Battisti bolla dai 6,75 il 9-0 di parziale che regala il sorpasso ospite. Oleggio a questo punto si scuote e Romano manda a segno due bombe filate e suona la carica. I Tigers riprendono a tirare male e la sirena manda le squadre negli spogliatoi sul 26-21 Oleggio. Problema ribalzi per i bianconeri.

 
 
 

Nel secondo tempo i Tigers si mostrano finalmente cinici, concreti e costanti. La partita non è bellissima, ma per gli esteti c’è tempo. Cesena deve aspettare nel secondo quarto che Di Lorenzo peschi dalla panchina dopo essere partito con il quintetto base. A 3’33’’ entra il numero 3. Cabala? Anche no, ma i bianconeri si mettono in moto, dopo 6 minuti e mezzo di nulla che smuovo di un nulla il punteggio. Dal 5-2 Oleggio del terzo quarto, a 3’27’’ Chiappelli appoggia il 31-25 e subito dopo Marini benedice dall’arco il 33-28. I romagnoli entrano in fiducia e Battisti mette in campo due ottime cose, compresa la tripla del 33 pari. Di nuovo, Cabala? Anche no. A 20’’ Marini sbaglia da 3 ma un guizzo di Trapani regala rimbalzo e gioco da 3 punti. Affidiamo il quarto alla numerologia, astratta. Concreta invece, di qui in avanti, la crescita di Trapani.

L’ultimo quarto porta la firma indelebile del numero 4 bianconero che si incastona come un cammeo in una prova corale che spazza via le nubi oscure sul cielo tigrato. Ogni qualvolta Oleggio prova ad accorciare, in un quarto ricco di pathos vissuto fra i 3 ed i 5 punti di margine per Cesena, c’è sempre Trapani a fiaccare le ambizioni di sorpasso dei piemontesi. Quasi, di fatto, un monologo del 4 romagnolo che fa girare palla nell’azione che porta alla tripla di Borsato che a 2’58’’ scrive sul tabellone il 47-52. Cesena però è insuperabile per i padroni di casa e, come è giusto che sia, dalla linea della carità è Emanuele Trapani, 19 punti, a fissare il risultato sul definitivo 52-57.

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Alessandro Mazza

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