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“Le infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro tessuto economico, durante la crisi dovuta all’emergenza sanitaria, rappresentano un fenomeno preoccupante che non può essere sottovalutato”. Così il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli commenta le notizie di questi giorni sulle inchieste “soldi sporchi” provenienti soprattutto dall’area riminese, dove la Procura ha bloccato la compra-vendita di una dozzina di strutture turistiche per il fondato sospetto di infiltrazioni malavitose.

Gozzoli parla di un “ulteriore virus” che “sfrutta gli effetti della pandemia per insediarsi sul territorio”.

“A conferma di quanto scrivo – prosegue la nota del primo cittadino – qualche giorno fa, prima sul Corriere della Sera a firma di Roberto Saviano e poi ripreso anche dalla stampa locale, sono arrivate notizie di tentativi di infiltrazione, soprattutto all’interno di aziende turistiche fortemente penalizzate dal Covid-19 e con difficoltà di liquidità, con addirittura 13 interdittive antimafia da settembre ad oggi. Ho scritto in questi giorni alle Associazioni di Categoria e ai Sindacati perché credo che sia proprio in momenti come questi che le istituzioni locali possano fare la differenza nel costruire e mantenere unito un tessuto economico sano, coeso e basato sulla legalità. Costruiamo insieme un tavolo di dialogo, cerchiamo soluzioni concrete per arginare tutto questo”.

 
 
 

“Sento il bisogno di affermare che, pur in questa crisi che pare senza una chiara via d’uscita, ci sia il bisogno di non essere indifferenti rispetto a fenomeni che oggi potrebbero apparire ininfluenti, ma che un domani potrebbero stravolgere la nostra economia e parte del tessuto socio economico di un territorio che ormai da un anno – conclude Gozzoli – sta soffrendo una crisi tra le più importanti dal secondo dopoguerra”.

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