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Ieri mattina, prima di recarsi in tribunale per il processo che lo vede imputato nel caso del Grand Hotel Da Vinci, Roberto Buda aveva postato su facebook un selfie con la scritta “A testa alta!”.

Dopo l’udienza né sorrisi né mugugni, anche se le accuse di abuso d’ufficio – alla luce del nuovo impianto normativo – per l’ex sindaco potrebbero gradualmente attenuarsi.

Non si può dire lo stesso invece per Luciana Perugini (vedova di Tonino Batani) a cui ieri il piemme Filippo Santangelo ha contestato anche l’omesso collaudo di alcune stanze dell’albergo. E lo stesso vale anche per l’ex dirigente all’urbanistica Vittorio Foschi per il quale il Pm ha presentato nuove contestazioni, tanto che i suoi legali hanno richiesto termini per preparare la difesa.

 
 
 

Si tratta di un ulteriore allungamento dei tempi processuali che avvicina l’ipotesi della prescrizione che, almeno per alcuni capi d’imputazione, potrebbe scattare già a marzo. Per questo la prossima udienza è stata fissata per il 26 febbraio quando, a meno di nuovi colpi di scena, è attesa la requisitoria del pubblico ministero con le relative richieste e le arringhe degli avvocati difensori.

La sentenza è attesa per il prossimo 2 marzo. Ricordiamo che il processo vede come parti civili il Comune di Cesenatico, la Provincia e la Regione.

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