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La Procura di Forlì ha aperto un fascicolo d’indagine dopo la denuncia, per lesioni colpose gravissime, presentata dai genitori di una ragazzina di 12 anni che la mattina del 21 settembre venne visitata e subito dimessa dal pronto soccorso di Cesena e poi venne ricoverata, di fronte ad un peggioramento dei sintomi, e il giorno successivo operata a Rimini, con asportazione di ovaio e tuba.
La famiglia, residente in provincia di Ravenna e difesa dall’avvocato Chiara Rinaldi, ritiene infatti che “un controllo più approfondito a Cesena avrebbe potuto evitare le gravi conseguenze per la figlia”, che ora vede dimezzata la propria possibilità di procreazione.

 
 
 
 

Al pronto soccorso cesenate la ragazzina, che da un giorno aveva forti dolori addominali, era stata visitata e dimessa nel giro di un’ora, con la prescrizione di assumere tachipirina e la diagnosi di una forma virale. Poche ore dopo, però, visto che il dolore non si attenuava, tanto da non riuscire a camminare, i genitori la portarono a Ravenna dove, dopo due ecografie, il giorno successivo si decise di trasferirla alla Pediatria di Rimini per torsione dell’ovaio. Nel pomeriggio, l’operazione in laparascopia, che però non riuscì a salvare l’organo. Il fascicolo è in corso di indagini, affidate ai carabinieri coordinati dal pm Francesca Rago.

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