Oltre alla tragedia della morte anche il calvario dell’ultimo saluto.
Saranno giorni davvero strazianti per tutti i membri della famiglia di Raoul Casadei che, provati dalla perdita del loro caro e rinchiusi in quarantena nella loro casa di viale delle Nazioni a Gatteo Mare, non potranno neppure dedicargli l’ultima carezza.
La grandeur del personaggio – in tempi normali – avrebbe imposto una cerimonia in grande stile, ma Raoul Casadei era stato chiaro: nessun funerale, niente lacrime ma solo sorrisi per il “profeta dell’allegria”.
Dunque, a prescindere dalla “zona rossa” – che non avrebbe comunque consentito in alcun modo assembramenti – le sue esequie, per volontà dello stesso Raoul, avverranno in forma privata e derogando dai rituali protocolli funebri. Nessun de profundis – aveva detto il “re del liscio” – al massimo una bella mazurca.
Per gli omaggi della gente, invece, bisognerà aspettare ancora diverse settimane, almeno fino a quando la pandemia non concederà una tregua.
Il problema, come noto, è che tutta la famiglia Casadei (escluso Mirko, comunque in isolamento fiduciario) è stata contagiata dal Covid e quindi nessuno, in questo momento, è nella condizione di raggiungere l’obitorio del “Bufalini” dove si trova il corpo del maestro. E’ probabile, quindi, che la tumulazione avverrà fra alcune settimane, quando la famiglia si sarà negativizzata e finalmente potrà dedicargli quell’ultima carezza.