Riceviamo e pubblichiamo
“In merito all’articolo da voi pubblicato relativo al doppio esito del tampone di un 50enne cesenate, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, dopo opportuna verifica, ritiene doverose precisare quanto segue:
Va anzitutto chiarito che l’Azienda USL non comunica gli esiti dei tamponi tramite sms. Bensì tramite l’invio di un messaggio vocale in caso di esito negativo oppure, in caso di esito positivo, questo viene comunicato telefonicamente, a voce, direttamente da un operatore sanitario qualificato.
Ciò premesso, si precisa che l’AUSL non ha provveduto a comunicare alcun esito negativo al signore che è stato contattato telefonicamente e direttamente da un operatore sanitario per comunicargli l’esito positivo. Non c’è stato quindi alcun errore da parte dell’Azienda USL”.

La nostra risposta
Prendiamo atto della precisazione dell’Azienda Ausl, secondo cui “non c’è stato alcun errore”, ma in base alle nostre di verifiche non è proprio così.
Ad inviare l’sms (che alleghiamo in foto) è stato, infatti – alle 9.49 di sabato 13 marzo – il medico di base del paziente contagiato, dunque una figura organica all’azienda sanitaria dalla quale, fino a prova contraria, dipende direttamente.
Cogliamo anche l’occasione per sollevare qualche perplessità sulle modalità di comunicazione dell’esito dei tamponi che, per l’estrema delicatezza del dato, dovrebbero essere gestite con maggiore sensibilità.
L’operatore dell’Ausl che ha telefonato al cesenate, infatti, non trovandolo in casa, ha riferito l’esito del tampone direttamente a sua madre – anziana e cardiopatica – che, ovviamente, si è agitata non poco. “Mi raccomando signora, glielo dica lei”, ha dichiarato l’operatore. Un po’ di tatto in più non avrebbe guastato.