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“Sui sanitari la dico così: io non so se serva l’obbligo vaccinale, so che se uno non si vaccina non può lavorare in quel luogo lì”. Lo ha detto a Mattino Cinque’ il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.

“Quattro anni fa fui il primo presidente di Regione a prendere la decisione di vaccinare tutti i ragazzi e i bambini – ha aggiunto – e noi per primi in Italia, dopo tanti anni, tornammo all’obbligo vaccinale per la parte che ci competeva, ossia la fascia 0-3 anni. Se non ti vaccinavi e non ti vaccini non puoi iscriverti all’asilo nido pubblico o privato”.

 
 
 

Toccando il tasto della vicenda Astra Zeneca, ha proseguito il governatore emiliano-romagnolo – “oggi ci auguriamo che arrivi il sì di Ema per poter ripartire. Solo lunedì in Emilia-Romagna, in una giornata ,ci sono state 90.000 persone che si sono prenotate tra i 75 e i 79 anni. Io – ha aggiunto – lo farei AstraZeneca Seguiamo la scienza: se Ema dice che si può ripartire, farei AstraZeneca come qualsiasi altro vaccino approvato da Ema e Aifa”.
E nel corso della trasmissione televisiva, Bonaccini si è soffermato anche sul tema di un eventuale pass per chi si è vaccinato cosi da rilanciare il comparto del Turismo, particolarmente segnato dall’emergenza Coronavirsu. “Sono d’accordo sul passaporto vaccinale” in un’ottica turistica: “chi è vaccinato e quindi è tranquillo ed è sicuro, è giusto che possa contribuire a far ripartire quelle attività che sono così in difficoltà”.
Confido che l’estate , che “tra virgolette, è un vaccino naturale, unito ai vaccini veri e propri, che dovranno essere milioni a quel punto – ha concluso – ci potranno far tornare molto più il sorriso di oggi”.

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