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“’Caghetta’. E’ questo il termine con cui il consigliere Mauro Bernieri mi ha apostrofata nei giorni scorsi in consiglio comunale mentre si discuteva di temi importanti come la riduzione della Tari alle attività produttive. Il fatto grave è che il presidente del consiglio, Roberto Casali (Pd), non ha detto nulla, dando l’ennesima prova dell’inadeguatezza al ruolo ricoperto. Sarei anche passata sopra all’offesa di Bernieri, considerando da dove proveniva. Ma oggi non posso più tacere”.

Così la consigliera comunale della Lega Giulia Zecchi spiega l’insulto ricevuto e la “beffa” che poi ha scoperto.

 
 
 

“Sorprendentemente, infatti, i verbali della seduta non riportano l’epiteto rivoltomi da Mauro Bernieri, nonostante l’audio sia chiarissimo. Nella trascrizione si legge ‘parole incomprensibili’, nonostante l’offesa sia comprensibilissima. A questo punto la questione non riguarda più la maleducazione e la supponenza di un amministratore, come Bernieri, ma entra pienamente nel piano politico e istituzionale. Servono chiarimenti immediati: in primo luogo, sui motivi per cui il consigliere non sia stato ripreso dal presidente del consiglio comunale e, in seconda istanza, su come sia potuta avvenire la diffusione di una trascrizione non fedele alla registrazione – continua Giulia Zecchi – Nel merito presenteremo un’interrogazione, ma pretendo anche le scuse da parte del sindaco Matteo Gozzoli. Non sono certo una suffragetta militante che vede le donne solo come esseri deboli e vittime, tuttavia da un partito come il Pd che fa una bandiera la lotta alla parità di genere, mi sarei aspettata ben altro trattamento. Segno che anche questa battaglia piddina è finta e di facciata come le altre. A proposito, vorrei anche ricordare che Bernieri mi ha attaccato perché difendevo le imprese in questo momento così critico. Per lui, come del resto per il Pd, partite Iva, commercianti e operatori si lamenterebbero pur avendo cospicui conti in banca. Evidenti la cattiva fede e l’estraniazione dalla realtà di tante aziende. C’è molto su cui meditare”.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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