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Due giovani donne che condividono la stessa passione, una storica villa immersa nel verde e la determinazione nel raggiungere gli obiettivi sono gli ingredienti salienti della Cantina Villa Carolina, sulle colline di Cesena.

Lucrezia Lelli e Naomi Calbucci hanno incrociato i loro destini, provenienti da differenti background, ad un corso di sommelier dove entrambe, conseguito il diploma, decidono di realizzare il loro sogno: una cantina vinicola improntata sulla tradizione romagnola ma con un pizzico di innovazione e di “aria fresca”.

“Sono cresciuta in mezzo a questi verdi vigneti e il contatto con la natura ha sempre fatto parte della mia quotidianità – racconta Lucrezia – fin dai primi anni del liceo e successivamente durante il mio percorso universitario ho mantenuto ferma la mia passione per il vino e la voglia di sperimentare dando vita a nuovi prodotti”.

L’incontro con Naomi, approdata in Italia dopo essere cresciuta oltreoceano, a Los Angeles, ha segnato la differenza per rendere questo sogno comune una realtà, sperimentando nuovi metodi di produzione e di comunicazione.

La linea guida di questo giovane connubio è la voglia di realizzare prodotti di qualità, mantenendo intatta la tradizione romagnola che le accomuna, aggiungendo innovazione.

“Insieme abbiamo avuto la forza e il coraggio di concretizzare questo progetto. Sono cresciuta in America dove ho lavorato nel settore vinicolo per aziende italiane, sviluppando così una conoscenza internazionale dell’industria – spiega Naomi – Villa Carolina è un progetto che mi permette di tornare alle mie radici, con una nuova sensibilità per esaltare e ampliare le tradizioni vinicole della Romagna”.

 
 
 
 
Villa carolina

Roberto Gori ph

Nasce così, un anno fa – in pieno lockdown – Villa Carolina. “Ci siamo diplomate sommelier in piena pandemia – racconta Naomi – e poi non riuscivamo più a stare ferme, volevamo partire con il nostro progetto e così abbiamo fatto. Durante l’estate le ricerche e il lavoro in campagna, a settembre la nostra prima vendemmia”.

Un posto magico, intriso di storia e di ricordi. “Villa Carolina è una villa storica del 1693, protetta della Soprintendenza delle Belle Arti – racconta Lucrezia – nasce come ritiro estivo dei padri Filippini che all’arrivo della bella stagione recitavano le loro preghiere immersi nel verde. Una piccola chiesetta, oggi sconsacrata, rimane un bellissimo cimelio di quei tempi”.

La villa passò poi ai Conti Almerici di Cesena, diventando un edificio laico, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale divenne il luogo dove venivano sfollati i bambini. “Mio nonno – racconta Lucrezia – era uno di quei bimbi che visse in questa villa”. E come in una storia a lieto fine, dopo 60 anni il nonno di Lucrezia, l’imprenditore cesenate Edo Lelli, acquistò Villa Carolina con tutti i suoi vigneti. “Oggi la villa sarebbe da restaurare – continua Lucrezia – Con il nostro progetto, io e Naomi, vorremmo vederla risplendere della stessa luce di un tempo, renderla il fulcro della cantina e offrirla alla comunità romagnola, in tutto il suo splendore, organizzando eventi vinicoli, gastronomici e culturali”.

In questo paesaggio bucolico, ricco di storia, ricordi e passione è nato Primavera, il primo vino bianco della Cantina Villa Carolina, dai vitigni Trebbiano Romagnolo e Trebbiano Toscano. Primavera nasce dalla loro prima vendemmia, e come dice il nome stesso è un vino fresco, dagli aromi floreali e fruttati, perfetto per aperitivi, risotti, ogni preparazione a base di pesce ma anche un ottimo intermezzo da servire tra due portate per rinfrescare il palato.

“Il nostro secondo vino, un Sangiovese, verrà imbottiglio a metà aprile, il tempo necessario per lasciarlo affinare in bottiglia, per poi uscire sul mercato,” conclude Naomi.

E così la produzione di vino, trattata come un’arte, rende unica nella sua produzione artigianale ogni bottiglia.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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