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Il decreto del Governo Draghi consente lo spostamento dei cittadini verso le seconde case anche se si trovano in zona rossa fino alla fine delle festività pasquali. Alcuni governatori di regione hanno però deciso di vietarlo per evitare assembramenti e di aumentare la pressione sugli ospedali.

Può andare nella seconda casa soltanto il nucleo convivente e soltanto se la casa è disabitata.

  • Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti
  • Può andare nella seconda casa soltanto chi dimostra di averne avuto titolo (quindi ne è proprietario o affittuario da una data antecedente al 14 gennaio 2021).

Nonostante questo alcuni governatori hanno imposto prima dell’arrivo il tampone (Sardegna e Sicilia), chi non consente l’ingresso (Toscana, Campania, Valle d’Aosta, Alto Adige e Liguria).

Potrebbe essere comunque allungato almeno di una settima il blocco degli spostamenti tra le Regioni (vietati ormai da prima di Natale). Il decreto 23 febbraio n.15 che li vieta (salvo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di salute) scade il 27 marzo. Ma lo stop resterà in vigore di fatto, senza la necessità di una proroga, perché fino al 6 aprile sono abolite le zone gialle. Tutte le Regioni sono arancioni o rosse, colori che impediscono comunque gli spostamenti in uscita dal Comune di residenza. Bisognerà aspettare i nuovi provvedimenti per capire quando tra le ripristinate regioni gialle sarà consentita la possibilità di movimento.

Coprifuoco dalle 22 alle 5. In ogni regione rimane il coprifuoco già in vigore. Il coprifuoco resterà invariato tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare con l’autocertificazione.

 
 
 

Messa. Pasqua 2021 blindata in zona rossa, a messa con l’autocertificazione e in una chiesa vicino a casa. Sarà così, visto il decreto varato con la stretta contro il coronavirus, per i fedeli di tutto il Paese. Le regole sono sempre quelle che impongono l’ingresso dei fedeli in numero contingentato, l’obbligo di mascherina e la distanza di sicurezza.

Congiunti e amici: cosa si può fare? Nei giorni di festa “nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le 5 e le 22, restando all’interno della stessa Regione”. Quindi, sì alle visite a parenti e amici nel rispetto del coprifuoco. Il provvedimento consente gli spostamenti per visite private a un massimo di due persone “che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi”. Questi spostamenti non sono consentiti in zona rossa.

Bar e ristoranti. In zona rossa bar e ristoranti sono chiusi. Resta consentito l’asporto fino alle 22 (fino alle 18 per i bar), a patto che il consumo non avvenga sul posto o nelle vicinanze, ed è permessa la consegna a domicilio senza limiti di orario.

Negozi. Le nuove regole della zona rossa prevedono che rimangano chiusi barbieri e parrucchieri. Rimangono aperti molti altri esercizi: alimentari, tabaccherie, ferramenta, edicole, farmacie, profumerie, lavanderie, negozi di ottica, negozi di intimo e di biancheria per la casa, negozi per abbigliamento di bambini, negozi di giocattoli.

Sport. Nella zona rossa, secondo le misure specificate sul sito del Governo, “sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso”. Non sono consentiti gli sport di contatto e “sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale”. E’ consentito svolgere attività motoria in forma individuale, nel rispetto del distanziamento, nei pressi della propria abitazione.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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