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E’ la madre di tutte le domande: quando finirà nella nostra regione questa benedetta zona rossa? Già scontato che, dopo Pasqua, non ci sarà alcun cambio di fascia, l’ipotesi più probabile è che si torni a rivedere l’arancione attorno a metà del prossimo mese (forse anche lunedì 19 aprile).
I numeri dell’epidemia, del resto, migliorano: scende l’indice Rt, ad esempio, ma i dati diramati ieri nel rituale monitoraggio del Ministero non inducono certo all’ottimismo: Friuli Venezia Giulia, Piemonte ed Emilia Romagna sono infatti le regioni con la più alta incidenza di contagi rispetto alla popolazione. Con dati riferiti al 25 marzo il Friuli Venezia Giulia, negli ultimi 7 giorni, ha riportato una incidenza di 410 casi su 100 mila abitanti, seguita dal Piemonte con 355 casi per 100 mila abitanti e dall’Emilia Romagna con 349 casi per 100 mila abitanti. La Toscana a quota 251 è entrata ieri in zona rossa assieme a Calabria e Valle d’Aosta.

 
 
 
 

Questo significa che l’arancione per l’Emilia Romagna si allontana: c’è chi ottimisticamente parla di lunedì 12 aprile ma se verrà rispettato l’algoritmo sanitario (e dunque la politica non “forzerà la mano”) e assai difficile che i parametri rientrino nella norma in tre settimane.
Ricordiamo infatti che, per cambiare di fascia, secondo il dpcm, servono due settimane di dati del colore nel quale si deve passare. Per intenderci: oggi il monitoraggio ha decretato l’Emilia ancora rossa. Se nelle prossime due settimane avremo dati da arancione, lunedì 12 è il giorno buono per scalare.

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