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Avremmo potuto fare un copia incolla della Pasqua del 2020. Difficile dire il sentimento che aleggia per le strade di Cesenatico a Pasqua. Per chi ci legge da lontano deve sapere che proprio la Pasqua segna l’inizio della stagione turistica e, in una giornata di sole anche se ventosa, i ristoranti del porto canale e della città avrebbero fatto uno dei primi pienoni della stagione. Le spiagge sarebbero state prese d’assalto da chi proviene dai comuni vicini come ad esempio Cesena o Savignano. E con molta probabilità chi ha svernato in palestra non avrebbe perso l’occasione di mostrare il frutto di cotanta fatica. E invece…

 
 
 
 

E invece no. Nella mattinata le strade di Cesenatico sono sembrate quelle di un martedì qualsiasi. Qualcuno passeggiava per il porto pochi altri in bici, ma nulla più. Da un lato va rilevato che i cittadini hanno rispettato i dettami del governo che ancora impongono le restrizioni. Ma dall’altro fare un bilancio è doveroso. Infatti la situazione economica e sociale non ha ancora una prospettiva chiara di sblocco. Non di ritorno alla normalità, ma di come convivere o di come poter affrontare la situazione creata dal virus anche fuori dagli ospedali. Al momento le carte in tavola sono ancora quelle colorate in cui il ritornello è quello di chiusure più o meno logiche. Certo ogni tanto spunta qualche guizzo di vita come l’annuncio della notte rosa, che però più che fiducia, fa un effetto placebo.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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