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Finalmente la notizia che tutti attendevano. Dalla prossima settimana, quattro settimane dopo l’entrata in vigore della zona rossa (15 marzo), l’Emilia Romagna – insieme a Lombardia e Friuli-Venezia Giulia – potrebbe passare in fascia arancione, dunque anticipando di almeno sette giorni le previsioni che erano state azzardate qualche giorno fa.

Subito una precisazione: in base a quanto previsto dalla normativa, il passaggio automatico in zona rossa avviene non solo per le regioni con Rt sopra 1,25 ma anche per quelle dove l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti.

Ma attenzione a questo passaggio: il ministero della Salute ha confermato che per venire riclassificati in arancione è obbligatoria la “permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive”. Ma solo se – ed è questo il punto saliente – “il rosso è causato da un Rt sopra la soglia critica di 1,25” (con rischio alto legato alla tenuta del sistema ospedaliero). Se invece a determinare la fascia rossa è stata l’incidenza dei casi per 100mila abitanti, basta una settimana di dati sotto soglia per cambiare colore.

Dunque, il monitoraggio di venerdì prossimo dovrebbe consentire ai territori con meno di 250 nuovi positivi settimanali ogni 100mila abitanti di essere “promossi” sin dal 13 aprile in arancione. E questo significa: negozi tutti aperti, compresi parrucchieri e centri estetici, e possibilità di circolare nel Comune di residenza senza autocertificazione.

 
 
 
 

In Emilia Romagna, in particolare, il numero dei contagi è in flessione da un paio di settimane, anche se nella nostra provincia un calo vistoso della curva pandemica si è riscontrato solo questa settimana. In ogni caso, poiché si ragiona su scala regionale, dopo Paquetta in Emilia Romagna si è scesi per la prima volta sotto la soglia critica di 250.

Il dato, ovviamente, va consolidato nei prossimi giorni, ma se non ci saranno inversioni nel trend, anche per noi si annuncia un passaggio dalla fascia rossa a quella arancione a partire dalla prossima settimana. Unica incognita la situazione delle terapie intensive con i posti letto occupati ancora al 48% ma, dopo i violenti scontri di ieri a Roma, è probabile che il Governo allenti un po’ le misure per evitare un’escalation dei disordini.

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