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La zona arancione darà un po’ di ossigeno ai negozianti (che pure, da domani, potranno lavorare solo con la clientela del posto), ma non cambia di una virgola la situazione di baristi e ristoratori che, dopo tante settimane di fatturati drasticamente ridotti, cominciano a perdere la pazienza.

Dalla vicina Ravenna arriva un caso singolare, quello di un barista 48enne arrestato per resistenza a pubblico ufficiale dopo che la Polizia Locale, venerdì scorso, era intervenuta per sanzionarlo per violazione delle normative anti-Covid. La reazione gli è costata molto cara visto che l’uomo è stato processato per direttissima e condannato a 4 mesi e 20 giorni di carcere (pena sospesa).

L’uomo, lo scorso 9 aprile, all’orario canonico dell’aperitivo, aveva iniziato a servire qualche Spritz. Una scena che non è passata inosservata, tanto che alcuni cittadini hanno allertato la Polizia Locale dicendosi disturbati dai continui assembramenti che si verificavano in quel bar di via Panfilia. Gli assembramenti sono stati ripresi dalle bodycam in dotazione agli agenti delle Forze dell’Ordine, che hanno immortalato anche gli insulti e le minacce ricevute dal barista.

 
 
 
 

Il 48enne, con precedenti per lesioni personali, per ricettazione e danneggiamento, dopo aver visto l’auto degli agenti parcheggiata vicino al bar, s’è posizionato, con tono provocatorio, tra l’ingresso e la porta impedendo l’accesso al locale. Immediato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale.

I titolari del bar erano già stati sanzionati lo scorso 13 marzo per la violazione delle norme anticovid. Gli agenti della Polizia locale, dopo l’episodio del 9 aprile, hanno proposto alla Prefettura la chiusura del bar per un periodo da 5 a 30 giorni.

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valentino menghi
 
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