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Con le 20 classi “chiuse” solo nella giornata di ieri salgono a 43 le sezioni fermate in Romagna per Covid (quattro nel comprensorio cesenate). Ci si aspettava un rientro complicato per la scuola, ma obiettivamente nessuno immaginava numeri così allarmanti.

Per la verità, la “correzione” normativa della Regione che impone il “tutti in dad” dopo un solo caso accertato di positività in classe aveva fatto prevedere scenari complicati, ma mille studenti a casa sono un numero significativo che imporrà inevitabilmente delle riflessioni. 

 
 
 

La criticità più grave sul piano dell’organizzazione logistica riguarda però il personale docente, anch’esso costretto ad una quarantena di 14 giorni in caso di alunno positivo in classe. E, poiché professori e maestri, come noto, seguono diverse classi, a rimetterci sono anche quelle sezioni che, pur non avendo avuto casi di positività, si ritrovano all’improvviso senza insegnanti.

I dirigenti scolastici hanno già scritto al provveditorato per far presente la difficoltà, ma con 6-7 settimane di scuola rimaste non è detto che si arrivi ad una soluzione.

 

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