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A questo riguardo da segnalare l’appello del Congresso di Stato che, in una nota, invita i ristoratori a verificare le prenotazioni, accettando esclusivamente solo quelle dei sammarinesi e dei lavoratori frontalieri.

 
 
 

Subito uno stop dunque ai furbetti italiani che, dalla prossima settimana – quando il coprifuoco sarà esteso fino alle 23 – speravano in qualche deroga o comunque nella compiacenza dei locali. In realtà, il rischio non vale la candela perché, in caso di verifica di irregolarità, scatterebbe una sanzione salata sia per il titolare del ristorante che per il cliente.

In ogni caso, come detto, la riapertura dei ristoranti – almeno nei primi giorni – non ha generato quel boom di prenotazioni che in tanti speravamo. I sammarinesi, infatti, restano cauti rispetto alla pandemia e questo nonostante sul Titano la campagna vaccinale proceda spedita: su 33 mila abitanti, 18mila (oltre il 50%) hanno già ricevuto almeno la prima dose.

 

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