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“Albergatori e ristoratori cesenaticensi sono sempre più in difficoltà nel trovare personale stagionale”. L’allarme è lanciato da Fratelli d’Italia, secondo cui “i lavoratori stranieri preferiscono stare a casa a percepire indebitamente i ristori”.

“Abbiamo ricevuto e raccolto la segnalazione di alcuni albergatori e ristoratori cesenaticensi – scrivono in una nota congiunta Luca Bartolini,

Alice Buonguerrieri ed Emilio Zarrelli – che ci hanno segnalato un fatto molto grave in materia di ristori per Covid-19, una vicenda sconcertante soprattutto se contestualizzata alla attuale gravissima crisi economica. Parliamo di contributi Covid-19 ai lavoratori comunitari residenti all’estero, che nella stagione turistica 2020 non hanno lavorato in Italia ma hanno comunque percepito l’indennizzo previsto dal Governo per i lavoratori stagionali. Alcuni di questi, ci viene riferito prevalentemente rumeni, che nella stagione estiva 2019 avevano lavorato a Cesenatico, nell’anno 2020 hanno preferito rimanere in Romania o lavorare come stagionali in Austria, facendo comunque domanda on-line dall’estero con il PIN del cittadino o tramite patronato, percependo così l’indennizzo Covid19 previsto per i lavoratori stagionali andando a percepire cifre pari a 4.800 euro netti”.

“E’ bene ricordare – prosegue la nota – che, per la legge Italiana, per ottenere il ristoro il lavoratore dovrebbe essere in Italia a cercare lavoro e non nelle proprie abitazioni in Romania o, peggio ancora, a lavorare in altri Paesi esteri. Nel 2021 questi imprenditori cesenaticensi avevano confidato in un cambio di passo del nuovo Governo ma sono  rimasti delusi in quanto, con l’ultimo provvedimento di fine marzo, il Governo Draghi ha previsto altri 2.400 euro per tutti coloro che avevano percepito i precedenti ristori ed il contributo è stato dato in automatico senza dover fare alcuna domanda aggiuntiva”.

 
 
 

“Oggi – incalza Fratelli d’Italia – gli operatori del turismo alberghiero della nostra Riviera si trovano di fronte ad una situazione grottesca e paradossale per cui molti lavoratori rumeni gli dicono già che non verranno a lavorare in quanto nell’ultimo anno hanno percepito mediamente 7.200 euro, più di quanto percepirebbero se lavorassero tre mesi e mezzo in riviera. Siamo uno dei Paesi più indebitati al mondo ma per il Governo siamo talmente ricchi tanto da poterci permettere di elargire contributi a stranieri che stanno comodamente a casa propria all’estero o, peggio ancora, stanno lavorando in qualche altro paese europeo. Come esponenti locali di Fratelli d’Italia abbiamo già segnalato il tutto ai nostri rappresentanti nazionali affinché presentino una interrogazione parlamentare per verificare la situazione segnalataci e per evitare non solo che questi sprechi continuino ma anche che si possa tornare a reperire forza lavoro stagionale visto che chi la svolgeva in passato oggi preferisce stare sul divano ad aspettare il sussidio o, peggio ancora – conclude la nota – va a lavorare in altri stati Europei”.

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