La voce del dissenso si alza anche a Cesenatico, ma stavolta – a meno di improbabili ripensamenti – dalle semplici parole si passerà ai fatti. Almeno così assicurano i promotori dell’iniziativa denominata “La vasca della libertà”.
Una cinquantina di persone, infatti, si è data appuntamento sabato prossimo alle 21.30 in piazza Garibaldi. Obiettivo: protestare contro il coprifuoco delle 22 “che – dicono – è un sopruso contro ogni forma di libertà costituzionale oltre che una limitazione che pesa in maniera decisiva sulla ripartenza delle attività economiche”.
Il corteo – nato dall’iniziativa spontanea di un gruppo di cittadini e senza alcun vessillo politico – percorrerà la cosiddetta “vasca”, ovvero da piazza Garibaldi a viale Roma transitando sul lungomare Carducci prima di tornare alla base di partenza. Una passeggiata a passo d’uomo che infrangerà il coprifuoco orario per ribadire “la strenua opposizione di molti titolari di attività di Cesenatico al rompete le righe delle 22”.
Ad organizzare l’iniziativa Mauro Mammana (chef e marinaio, titolare di un chiosco di pesce fritto itinerante) e Manuel Consoli (gestore del chiosco di piadina “1908”). Pur nel massimo rispetto dei protocolli di sicurezza, Mauro e Manuel garantiscono che, questa volta, “si andrà fino in fondo. Non è importante – dicono – in quanti saremo, anche se le adesioni sono già numerosissime, ma noi, accada quel che accada, porteremo a termine quella vasca. Si tratta, e ci teniamo a precisarlo, di una manifestazione assolutamente apolitica e soprattutto pacifica. Anzi, invitiamo i partecipanti a portare con sé anche un bel cuore rosso”.
Cortei di questo tipo, va detto, sono stati replicati in altre località e, in ogni occasione, le forze dell’ordine sono intervenute staccando verbali da 400 euro: “Sappiamo di correre questo rischio – spiegano i promotori – ma non può essere una multa ad intimidirci. Perché in gioco c’è il futuro delle nostre attività, ma anche quello dei nostri ragazzi che hanno il sacrosanto diritto di vivere in uno stato di libertà. Il coprifuoco delle 22 è un’assurdità che non possiamo più tollerare, ma strepitare sui social serve a poco. E’ ora di far sentire la nostra voce in maniera chiara scendendo in piazza e manifestando pacificamente tutto il nostro dissenso”.
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