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Il rischio adesso è che, abbassandosi la soglia anagrafica, crescano i rifiuti al vaccino. E’ accaduto nella vicina San Marino dove l’immunità di gregge è fortemente in pericolo a causa del “no” al vaccino di tanti under 40. Un rischio che, per il momento, non sembra correre l’Emilia Romagna che, nel nel giorno di apertura delle prenotazioni per la fascia 65-69 anni, ha già fissato quasi il 50% degli appuntamenti.
Sono stati infatti 101.189, su una platea potenziale di oltre 250mila persone, i cittadini che hanno fissato la data per la prima dose del vaccino.

 
 
 
 

“Questo primo giorno di raccolta delle prenotazioni – osserva l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – si chiude con un bilancio decisamente positivo, sia riguardo ai numeri, sia sul piano logistico. Mentre procede a pieno regime il completamento della vaccinazione delle persone più anziane e quelle con patologie critiche e gravi disabilità, di ogni età, abbiamo dato il via a questo nuovo importante passo avanti per mettere in sicurezza un numero sempre maggiore di cittadini emiliano-romagnoli e chiudere questa lunga parentesi, dolorosa per tutti”.

In particolare, nelle province di competenza dell’Ausl della Romagna – cioè Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini – le prenotazioni sono state 26.129.

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