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“Appena in tempo per celebrare il 40° anniversario…”. Dopo 90 giorni di chiusura forzata, tirano un sospiro di sollievo Max e Arnaud che, giovedì 29 aprile, apriranno finalmente, per il 40° anno consecutivo, La Posada, il ristorante-pizzeria più longevo di Rivabella, l’unico – dal 1981 ad oggi – a non aver mai cambiato né l’insegna né i gestori: “Apriremo ovviamente nel rispetto dei protocolli anti-Covid – spiegano i titolari – servendo pranzo e cena rigorosamente nei tavoli all’aperto. Il distanziamento sociale e il coprifuoco delle 22 hanno imposto anche a noi una radicale riorganizzazione dei tempi e degli spazi, ma nell’ultimo anno abbiamo lavorato appena quattro mesi su dodici e dunque sentivamo il bisogno di ripartire, a qualsiasi condizione…”.

Per il momento, La Posada aprirà – con l’abituale conduzione familiare – solo dal giovedì alla domenica, poi dal primo giugno tornerà il tradizionale servizio “sette giorni su sette”.

“La cosa importante – aggiungono Max e Arnaud – è che, malgrado il lungo periodo di inattività, il nostro personale sarà lo stesso di sempre, segno di uno staff ormai fidelizzato che, in questi anni, è cresciuto assieme a noi. Per il resto, gli ampi spazi esterni sono dalla nostra parte e dunque saremo in grado di garantire l’abituale servizio con i più alti standard di sicurezza”.

 
 
 
 

Nessuna novità anche per il menù che sarà sempre all’insegna della tradizione marinara con i piatti più celebri del locale, come il tortellone di pesce, lo strazzaprete al sugo di vongole ed i maccheroncini alle canocchie.

E la festa dei 40 anni? “L’avevamo progettata per maggio – dicono – ma poi l’emergenza pandemica ci ha messo lo zampino e dunque abbiamo preferito spostarla un po’ più avanti. Una data ufficiale ancora non c’è, ma 40 anni sono un traguardo importante che andrà festeggiato in maniera degna con una grande festa aperta a tutta la città”.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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