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C’è chi, in questi giorni concitati di ripartenza, sfonderebbe il soffitto del proprio ristorante pur di poter svolgere il servizio all’aperto.

E, in effetti, ieri a Cesenatico – primo sabato di vero pienone – si sono viste in città soluzioni fantasiose e geniali. E allora, puntuale ed opportuno, ecco l’aggiornamento arrivato ieri da parte del Governo per chi gestisce servizi di ristorazione (DPCM 02 Marzo 202), tipo ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie, piadinerie.

 
 
 
 

COSA SI INTENDE PER CONSUMO DI ALIMENTI AL TAVOLO ALL’APERTO AREE ALL’APERTO?

1) Area senza alcuna copertura o coperta tramite ombrelloni

2) Dehors, vale a dire tensostrutture con pareti in materiale plastico amovibile / apribile, totalmente aperti

3) strutture con soffitto fisso, ma con almeno tre lati completamente aperti (salvo l’ingombro costituito dai sostegni)

4) strutture con soffitto fisso e pareti scorrevoli, aperte per almeno il 50% della superficie dei tre lati. In queste strutture possono essere utilizzati riscaldatori, stufe, altri strumenti di regolazione della temperatura.

E’ consentito il servizio al tavolo da parte del personale.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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