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Mentre prosegue il pressing dei governatori delle regioni per cambiare le regole che determinano il passaggio dalla fascia gialla a quella arancione (in primis il parametro dell’indice Rt), si attendono con trepidazione le decisioni della cabina di regia del governo che si riunirà venerdì prossimo.

Sul tavolo dell’esecutivo alcuni punti ben precisi: lo slittamento del coprifuoco, o alle 23 o alle 24 per poi sparire a metà giugno e la possibile anticipazione del via libera a ristoranti al chiuso e palestre.

Qualche anticipazione sui contenuti del nuovo decreto legge, che il governo dovrebbe approvare venerdì 14 maggio, dopo il consueto monitoraggio settimanale del ministero della Salute sull’andamento dei contagi, potrebbe arrivare già mercoledì 12, in occasione del question time del presidente del Consiglio Mario Draghi alla Camera. Le Regioni, come detto, chiedono di rivedere i parametri che determinano i cambi di colore, a partire dall’Rt, l’indice di diffusione del virus, in quanto – è la tesi dei governatori – è poco affidabile, distorsivo e va superato (a livello nazionale è ora a 0,89).

Il tagliando di metà mese delle regole previste dal decreto sulle riaperture si concentrerà, come detto, oltre che su ristoranti e palestre, sul coprifuoco. Il forte pressing della Lega nella maggioranza e dei presidenti di Regione del centrodestra potrebbe portare a uno slittamento, già a partire da lunedì 17 maggio. Due ipotesi allo stato attuale: alle 23 o alle 24.

Da sabato prossimo, intanto, per entrare in Italia dagli altri Paesi Ue, dalla Gran Bretagna e da Israele, basterà seguire le stesse regole che valgono per spostarsi verso regioni in zona arancione o rossa: ovvero il referto negativo del tampone o il certificato di vaccinazione al Covid, senza più i cinque giorni di quarantena conclusi con un ulteriore test molecolare o antigenico.

Il tagliando di metà mese potrebbe prevedere novità anche per il caffé al banco. Allo stato attuale è previsto solo il servizio al tavolo all’esterno. Non si può sostare all’interno del bar per consumare neppure in maniera rapida. Ristoratori e baristi hanno aspramente criticato questa soluzione. Non è escluso che il Governo decida di rivederla.

 
 
 
 

Il check servirà infine anche per dare una data certa a quei settori che finora sono rimasti fuori da ogni programmazione: quello delle cerimonie e degli eventi, innanzitutto. È possibile che la cabina di regia decida di fissare una data per la riapertura del settore degli eventi legati ai matrimoni. La riapertura potrebbe avvenire sulla base del protocollo che ha regolato le navi da crociera.

Nel cronoprogramma del governo, delineato dal decreto Riaperture, il 15 maggio riapriranno le piscine all’aperto e i centri commerciali nei fine settimana. Il 1° giugno ripartiranno invece le palestre e i ristoranti al chiuso (salvo un anticipo sui tempi), il 15 le fiere e il 1° luglio i convegni, i congressi e i parchi tematici.

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