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Truffatori professionisti in azione in città. Dei provetti ladri che forse hanno visto troppe volte Ocean’s Eleven. Nessun casinò da ripulire perchè nel mirino ci sono le tasche di ignari anziani. Il modus operandi nelle sue fasi iniziali è lo stesso in ogni truffa che si rispetti: prima di tutto raccolgono informazioni sulle abitudini delle vittime e sui loro familiari. Annotano nomi, abitudini, auto e lavori; spesso basta usare facebook dove è possibile trovare dettagli interessanti autoforniti dagli utenti.

Poi però passano all’azione. Ecco cosa ci ha raccontato il figlio di una signora che per fortuna non è caduta nelle rete.

 
 
 
 

Fase 1

La potenziale vittima riceve una telefonata, nel caso specifico all’anziana viene detto, con una cadenza meridionale, che il proprio figlio ha avuto un incidente e che bisognava chiamare il carro attrezzi. Dall’altra parte della cornetta un fantomatico carabiniere comunica che sono necessari 1700 euro per rimuovere la vettura incidentata. E fa fretta, i soldi vanno ocnsegnati in 10 minuti in contanti. La sceneggiata viene farcita con info sul figlio della signora: nome, dove risiede…

Fase 2

La signora a quel punto, come farebbe chiunque, prova a chiamare direttamente il proprio figlio al cellulare, ma risponde il presunto carabiniere. A quel punto il truffatore fornisce un altro numero alla signora per contattare un avvocato. E dall’altra parte risponde un complice che ha dovuto mollare l'”osso” quando ha capito che non c’era trippa per “faine”.

A quel punto la signora ha chiamato un altro figlio per raccontargli l’accaduto che ha allertato i carabinierei ai quali presenterà denuncia quanto prima.

“Mi ha colpito – spiega uno dei figli della vittima – il fatto che abbiano praticamente isolato mia mamma”.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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