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Il Giro d’Italia torna in Emilia-Romagna oggi e domani con la Siena-Bagno di Romagna, la ‘Tappa Bartali’, e la Ravenna-Verona, nel segno di Dante. Un ritorno tra la natura del Parco delle Foreste Casentinesi e la grande pianura tra terra e mare che sconfina nel Parco del Delta del Po, tra Ravennate e Ferrarese.

Con la dodicesima e la tredicesima tappa si completa l’avventura iniziata con Piacenza-Sestola, attraverso le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena e poi proseguita con la quinta Modena-Cattolica: un percorso quasi interamente lungo la via Emilia tra Bologna e Rimini.
“Sono certo – dice il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – che anche queste due tappe non mancheranno di farci vivere quelle emozioni che solo lo sport sa regalare. Dopo mesi difficilissimi, cominciamo a vedere l’inizio di un sia pur graduale ritorno alla normalità”.

 
 
 
 

La Siena-Bagno di Romagna sarà l’occasione per ricordare Bartali, ma anche Alfredo Martini (morto nel 2014), uno dei padri del ciclismo italiano, a lungo ct della Nazionale a 100 anni della nascita, passando davanti alla sua casa di Sesto Fiorentino.
Una tappa da 212 km con 3.700 metri di dislivello. Da Siena, attraverso il Chianti fino a Firenze. E poi da qui un percorso che si inerpica attraverso una serie di salite: Monte Morello (pendenze oltre il 15%), il Passo della Consuma (media attorno al 6%), il Passo della Calla (media attorno al 5%) e infine in provincia di Forlì-Cesena il Passo del Carnaio con pendenze fino al 14%. Segue quindi la discesa anch’essa impegnativa fino ai 5 km all’arrivo.

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