Inizia la stagione e iniziano i primi furbetti che mangiano a scrocco senza pagare il conto. Se non fosse che hanno usato il nome di Bossi, patron della Lega non ci sarebbe nulla di nuovo. A fare la segnalazione via etere e ai carabinieri è il ristorante l’Osteria degli inseguiti.
“Segnalo coppia trai 50/60 lui pantaloncini da spiaggia borsa da mare gialla, capelli grigi, lei leggermente claudicante con i capelli corti.
Mi hanno prenotato a nome Bossi, pranzato per € 56,50. Finito il pranzo, dopo il Caffé, lei si è incamminata e lui con molta calma si alza per andarsene. Lo fermo e mi inizia a contestare le portate mangiate, lo riporto al locale, gli batto lo scontrino e comincia il putiferio”.
A quel punto parte la giusta chiamata alle forze dell’Ordine. “Risultato – scrivono dal ristorante – arrivano i Carabinieri (molto gentili) fanno la segnalazione”. In quel momento si scopre che saltare la cassa era una prassi per la sedicente famiglia Bossi. Morale della favola: “lui se ne va senza pagare”.