A cura di Federica Gualdani
Lo sport si racconta: Cesenatico festeggia la vittoria della squadra di pallavolo femminile che ha trionfato nella finale del campionato provinciale. Ma in questi casi non ci si trova solo a sventolare un trofeo: il successo ha tutto il sapore della ripartenza e, senza meno, della rinascita.
Lunedì 14 giugno l’Associazione Endas di Cesenatico si è aggiudicata la finale del campionato provinciale di pallavolo. Battendosi contro la squadra di Forlì, ha totalizzato il punteggio di 3 a 1 a suon di battute e schiacciate. Le ragazze, in età compresa tra i 21 e i 25 anni, hanno incassato un importantissimo risultato che ha riempito l’intero Comune di orgoglio condito unito ad un pizzico di vanto. La loro impresa, però, va ben oltre la vincita sportiva e la gioia dell’affermazione.
Perché dietro le luci della festa e il luccichio della coppa si cela un lungo lavoro fatto di incognite e sudore. La preparazione e la prestazione atletica richiedono, per forza di cose, un allenamento costante e un’enorme dose di forza di volontà. E questo non è certo un segreto. Ma cosa accade se a ciò si aggiungono anche le difficoltà legate alla situazione pandemica? Gestire l’universo sportivo togliendo i contatti equivale ad una vera e propria denaturazione. Eppure c’è chi, come la squadra di Cesenatico, ha deciso di voler arrivare in fondo ad ogni costo.
L’allenatore Fabrizio Remor, parlando anche a nome del fratello, l’allenatore Gianluca Remor, racconta della vittoria e della salita che è stata necessaria per poterla raggiungere: “All’inizio del 2021 non pensavamo nemmeno alla disputa dei campionati. Speravamo solo in una ripresa degli allenamenti. Lo scorso anno è stato caratterizzato da un fermo molto lungo. Gare annullate del tutto. Sicuramente non potevamo immaginare un trionfo finale. L’aspetto da sottolineare è che questa volta non ci siamo potuti limitare unicamente ad una formazione di tipo sportivo: è stato necessario seguire scrupolosamente i protocolli imposti dalle federazioni. E questo significa: mascherine fuori dal campo, distanziamento nelle aree di gioco, igienizzazione continua di oggetti e ambienti… eppure eccoci qua. La vittoria giunge letteralmente come una ciliegina sulla torta”.
“E ha anche il gusto della sorpresa. Il mio ringraziamento è tutto per le ragazze della squadra. Oltre al fatto che senza di loro nulla di ciò sarebbe stato possibile, ho visto un enorme attaccamento e una smisurata voglia di fare nonostante le complicanze del caso. Impegno. Sacrificio. Dedizione. Cuore. Il loro meritatissimo risultato porta prestigio alla società e rappresenta un punto di svolta che proietta la visione verso il futuro. Cioè verso un periodo che si spera essere più sereno. Lo sport, quello di squadra più di tutti, è l’esempio calzante della forza che si trae dalla collettività.”
Poche persone hanno potuto assistere alla gara dagli spalti della palestra. Ma l’applauso comune verso la squadra e l’Associazione continua a riecheggiare per tutto il territorio.
