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Da circa una settimana è iniziato il restauro dei murales di via Baldini. Si tratta delle opere di Gastone Mercuriali presso la Mura dei Frati. A “sporcarsi le mani” è Ferdinando Cavaliere all’opera come volontario per quello che ritiene essere un “doveroso omaggio alla genialità del pittore di Cesenatico, a cinque anni dalla sua scomparsa”.

Il restauro è patrocinato dal comune e sta impegnando Ferdinando che di professione  è impiegato comunale con la passione per la pittura.

“Ritengo – ha detto – sia giunto il momento che Cesenatico e coloro che la amano riscoprano il grande contributo artistico ed il valore che Gastone Mercuriali ha rappresentato e potrà rappresentare. Le sue visioni profetiche – si pensi all’emergenza ambientale e sociale – di cui abbiamo splendidi esempi nei “Relitti” raffigurati nei murales meritano di essere valorizzati”.

ferdinando murales mercuriali
 
 
 
 

“Dato l’alto valore culturale – aggiunge – ho preferito non chiedere alcun compenso ma ci sono anche altre motivazioni”. Prima tra tutte una profonda amicizia personale che legava i due artisti.

In giovane età infatti Ferdinando ha fatto la così detta bottega presso lo studio del pittore… “ho auto l’onore di disegnare le barche dal vero – aggiunge – al suo fianco con le gambe ciondoloni sul canale. Sono rimasto colpito dalla sua scomparsa e dal silenzioso oblio che è calato sulla sua opera”.

Ma ecco la notizia nella notizia. “Con Khrisma Mercuriali abbiamo deciso di proporre una mostra retrospettiva delle opere rimaste alla famiglia e, da parte mia, il restauro dei murales. Lavoro nel quale impiego l’abilità tecnica appresa nei miei anni da allievo”. La giunta ha concesso il patrocinio grazie all’interessamento di Emanuela Pedulli e di Davide Gnola.

“Ho chiesto consigli a tecnici e professionisti – aggiunge l’artista – e un impiego di questo genere ce lo chiede anche un diffuso amore dei cittadini per il decoro della città. Alla fine quel che conta è richiamare l’attenzione sul nostro geniale ed originale artista”.

“Grazie al suo eccezionale talento Mercuriali fece propri la tradizione rinascimentale e il naturismo di Caravaggio, base tecnica al suo realismo e all’armonia delle sue composizioni: ne segue un vastissimo repertorio. Un repertorio che si arricchì anche di magia così i paesaggi divennero simbolici Relitti” di barche e architetture fatiscenti contrapposti a cieli neri  ma non senza speranza simboleggiata da scia luminosa di un jet o si una cometa”.

In attesa della retrospettiva in cui saranno esposte opere inedite è possibile contemplare la facciata dell’edificio in viale Roma, 20, che era la casa dell’artista e l’opera presso la Galleria ex Pescheria.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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