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Negli ultimi anni la Romagna è stata poco rappresentata a livello calcistico negli scenari più importanti, e l’unica squadra che in qualche modo è riuscita a ottenere dei buoni risultati è il Cesena. La società romagnola, che dal 2010 al 2012 ha militato nel campionato di Serie A dando belle emozioni ai tifosi, è adesso impantanata in Serie C e sta cercando di ritrovare un certo protagonismo, ma ha dalla sua una buona tradizione di formazione di calciatori importanti.

Tra i più rinomati vi è sicuramente Massimo Ambrosini, pesarese classe 1977 entrò che ha fatto parte del settore giovanile della squadra bianconera nel 1992, dove giocò per due anni per poi entrare in prima squadra e disputare un campionato intero in Serie B segnando anche un goal. Dotato di un ottimo stacco e di un senso della posizione importante, il mediano di Pesaro si fece notare dal Milan, ad oggi una delle squadre con più opzioni di vincere il titolo di Serie A secondo le scommesse sportive su Betfair più aggiornate. All’inizio però il Milan avrebbe puntato su di lui dopo un prestito al Vicenza fino a designarlo capitano di una squadra fortissima dopo l’addio al calcio di Paolo Maldini. Vincitore di quattro scudetti, due Champions League e un mondiale per club, Ambrosini, ora commentatore a DAZN, è partito dalla Romagna per conquistare il mondo con i rossoneri.

Ph. Luigi Regia (cesenacalcio.it)

Sempre al Milan c’è stato un calciatore cresciuto nel Cesena che ha fatto molto bene a inizio degli anni ’90. Parliamo di Sebastiano Rossi, un portiere dalle spiccate doti atletiche nato proprio nella città romagnola. Entrato a far parte del settore giovanile dei Cavallucci Marini a quindici anni, Rossi si fece subito notare per le sue abilità tra i pali. Dal 1982 al 1986 Rossi giocò in una serie di squadre di provincia prima di tornare alla base e disputare ben quattro stagioni con il suo Cesena, squadra con la quale debuttò in Serie A contro il Napoli. Nel 1990 arrivò il suo fatidico passaggio al Milan allora allenato da un rampante Fabio Capello, il quale gli diede il posto da titolare l’anno successivo. Con i rossoneri il portiere romagnolo non solo vinse cinque titoli nazionali e una Champions League da titolare ma fu anche recordman di imbattibilità con 929 minuti consecutivi senza subire alcun goal, qualcosa che fu battuto solo da un monumentale Gianluigi Buffon nel 2016. 

La società romagnola, la quale sta per essere acquistata da una nuova proprietà, vanta dunque un’importante tradizione di formazione di calciatori di rilievo. Oltre ai già citati campioni d’Europa Ambrosini e Rossi, infatti, vanno ricordati il portiere Alberto Fontana, che ha giocato varie stagioni in Serie A tra Bari, Napoli e Inter, e soprattutto Emanuele Giaccherini, che alla Juventus e in nazionale italiana ha vissuto delle ottime stagioni agli ordini di un Antonio Conte che lo aveva eletto come soldato principale delle sue operazioni, tirandone fuori il miglior rendimento da lui dimostrato in carriera.

 
 
 
 

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