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La Polizia Giudiziaria del Settore Anticrimine del Commissariato di Polizia di Cesena, aggregato al Posto di Polizia di Cesenatico, con al comando il Sostituto Commissario Coordinatore, Paolo Di Masi, in seguito a un’attività info-investigativa, nella mattinata di mercoledì 28 luglio, è venuto a conoscenza che in un esercizio pubblico di Cesenatico, che funziona anche come indirizzo di consegna pacchi per uno dei tanti spedizionieri, era giunto un involucro verosimilmente contenente sostanza stupefacente.

Un sopralluogo nell’esercizio pubblico ha permesso di riscontrare la presenza di questo pacco sospetto e del suo contenuto. E’ stato quindi svolto un servizio di appostamento e osservazione nei pressi dell’’esercizio, per verificare chi materialmente si recava a ritirare il pacco incriminato.

Nel frattempo si è provveduto a effettuare i necessari controlli sulla persona sospettata di essere il destinatario del pacco, potendo così accertare che a carico dell’uomo c’era un precedente di polizia specifico per i reati inerenti gli stupefacenti.

Gli agenti sono rimasti sul posto fino all’arrivo del soggetto nel tardo pomeriggio. Il giovane non si è accorto della presenza degli investigatori, pertanto, una volta uscito dal locale è stato fermato per essere sottoposto a controllo.

Il suo atteggiamento preoccupato e la sua agitazione hanno dato subito conferma che il giovane fosse a conoscenza del contenuto del pacco a lui destinato. Il giovane, un ragazzo di 20 anni di origine magrebina, ma cittadino italiano, residente a Valverde di Cesenatico, è stato accompagnato negli Uffici del Posto di Polizia di Cesenatico per la perquisizione di rito. Inoltre negli Uffici il ragazzo ha aperto il pacco davanti agli agenti.

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All’interno, sotto a due confezioni di bustine di zucchero, e altri sacchetti, c’era una busta trasparente sottovuoto contenente marijuana per circa 94 grammi ed un’altra bustina con all’interno dell’estratto di cannabis per altri 0,73 grammi netti. Una volta svelato il contenuto della spedizione, il giovane, anche per attenuare la sua posizione, ha ammesso che la droga era per lui, negando però di conoscere il mittente.

Sembra che il giovane abbia effettuato l’ordine di spedizione, e non è il primo, utilizzando un social network tramite una chat apposita e il pagamento sia avvenuto utilizzando cripto valuta Bitcoin. La cifra si aggira intorno ai 450 euro circa.

Al termine delle operazioni di rito, gli agenti hanno posto sotto sequestro la droga, un bilancino di precisione utilizzato dal giovane per pesare lo stupefacente e il suo telefono cellulare utilizzato, verosimilmente, per mantenere i contatti con i suoi fornitori.

Dell’operazione è stato informato il magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Forlì, la dott.ssa Lucia Spirito, Sostituto Procuratore, la quale, tenuto conto della flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio della droga e quest’ultima ritenuta destinata ad essere posta in commercio sul territorio locale, ha posto il giovane agli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto. Quest’ultima è stata ufficializzata il giorno successivo, davanti al giudice dott.ssa Elisabetta Giorgi che ha disposto nei confronti del ragazzo, che ha chiesto i termini a difesa, l’obbligo di firma in attesa del processo.

 

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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