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I furti di biciclette, si sa, sono uno dei fenomeni criminosi più comuni durante l’estate a Cesenatico ma, anche se una statistica ufficiale non esiste (perché quasi sempre si preferisce non denunciare), dando un’occhiata alle pagine social, è evidente che siamo di fronte ad una clamorosa escalation del fenomeno.

Ogni giorno annunci a raffica per raccontare, tra il livore e il rassegnato, la dinamica dei furti di biciclette che, anche a Cesenatico, non risparmia nessuno: dalla bici di grande valore a quella appena acquistata di quarta mano, dal modello per bambini alle Mtb. Insomma, un bollettino di guerra.

C’è chi ipotizza l’esistenza di una vera e propria associazione criminale che, seguendo una filiera ben strutturata, ruba le biciclette per inviarle poi in altre regioni, ma nella maggior parte dei casi i ladri di biciclette sono “cani sciolti” che agiscono in circostanze e con modalità diverse solo per il gusto di accaparrarsi gratuitamente un comodo mezzo di trasporto.

 
 
 
 

Molti furti avvengono nelle abitazioni, ma il luogo prediletto restano i giardini al mare, specie nell’orario notturno, quando i ragazzi parcheggiano i mezzi a ridosso degli stabilimenti. In molti casi i ladri approfittano della disattenzione dei proprietari che magari si dimenticano di chiuderle col lucchetto, altre volte chi colpisce è munito di una vera e propria cesoia. E a quel punto non c’è catenaccio che tenga.

Poche, come detto, le denunce. Perché spesso le biciclette hanno un valore commerciale modesto e, il più delle volte, il proprietario è anche sprovvisto di una foto del mezzo utile per l’identificazione.

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