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A pochi giorni dal rientro nelle scuole gli interrogativi che avvolgono le modalità di accesso e permanenza all’interno delle strutture diventano il tema centrale delle discussioni. Come al solito, l’incognita più grande riguarda il Green Pass. Necessità di richiesta? Modalità di controllo? Quali saranno i cambiamenti rilevanti per il personale? Sono solo alcune delle domande che, ancora, restano senza una risposta. I dubbi sono tanti. E i tempi stringono. Sempre di più.

Massimo Dellavalle, dirigente scolastico dell’Istituto Superiore Leonardo Da Vinci di Cesenatico, ci aiuta a fare chiarezza. Come riporta la circolare numero 439 presente sul sito della scuola, restano in vigore gli obblighi dello scorso anno: accesso consentito solo a chi non presenta sintomi del virus, comunicazione immediata in caso di contatto con soggetti positivi, mascherine e distanziamento sociale (per quanto consentano gli spazi).

All’ultimo punto, però, compare una voce nuova: “Tutto il personale scolastico deve possedere ed è tenuto a esibire la certificazione verde Covid-19. Il mancato rispetto di quanto sopra indicato (possesso ed esibizione) è considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso, senza retribuzione (art. 9-ter DL 111/21). La violazione prevede anche una sanzione amministrativa pecuniaria (nota MI n.1237 13.08.21). Fino al 30 settembre, per i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica, in luogo della certificazione verde Covid-19, deve essere presentata una certificazione di esenzione dalla vaccinazione, rilasciata dal proprio medico di medicina generale o Asl”.

Green Pass obbligatorio per insegnanti e collaboratori. Come fare? La dimensione del controllo si fa strada sul piano dell’organizzazione e giunge come un’ulteriore incombenza che si somma a quelle già presenti. Così, oscillando, ci si appresta a definire i contorni (e non solo) per dare il via al nuovo anno scolastico 2021-2022.

 
 
 

“Piacerebbe anche a noi avere una traccia per capire come muoverci. Ma, ad oggi, non sono arrivate indicazioni dagli organi superiori che illustrino meglio la questione. Le ipotesi sono tante. Ma fatichiamo a stabilire progetti precisi. Se anche proviamo a coordinarci da soli, rischiamo di fare il lavoro due volte (come l’anno scorso, del resto). Chiaramente, l’opzione più concreta è quella di sottoporre l’intero personale al controllo del Green Pass all’inizio del collegio docenti che si terrà il 1° settembre. Con quale modalità? Un collaboratore che scansiona le certificazioni una per volta? Tutti in fila che aspettano la conferma della validità? Forse. E poi? Dovremo ripetere l’operazione ogni mattina contemporaneamente con l’ingresso degli alunni? Davvero difficile a dirsi – dichiara Dellavalle – Ovvio è che non possiamo ritirare i pass. Perché ciò costituirebbe un trattamento non consentito di dati sensibili. Possiamo anche pensare a un collegamento diretto con la banca dati dell’Ausl e verificare chi è in possesso del certificato. Ma anche questa è solo un’idea”.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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