Rosella è un’insegnante elementare che, per cercare una badante qualche ora per la madre a Gatteo Mare, ha avuto la pessima idea di pubblicare un annuncio su Facebook. Ma quell’inserzione, che aveva in realtà una finalità molto semplice e banale, si è trasformata in un’accesissima bagarre di polemiche ed insulti.
Il motivo? Perché Rosella, tra i requisiti richiesti, oltre alla flessibilità oraria e alla capacità comunicativa, ha richiesto anche il green pass e l’utilizzo della mascherina. Apriti cielo.
Sotto il suo post sono comparsi decide di messaggi di no-vax che parlano di “post discriminatorio”, di “dittatura sanitaria” e di una “palese violazione dei diritti umani”.
E’ dunque partito un esilarante dibattito tra chi considera “assolutamente legittima e pertinente” quella richiesta e chi, al contrario, definisce il “green pass” un abominevole pretesto per discriminare quelle “oneste badanti che hanno fatto scelte di vita differenti”. Insomma, il solito “teatrino” dell’assurdo che, oramai, non risparmia più nessuno.