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Per qualche giorno vaccini e green pass possono attendere. In questo fine settimana è stato l’accoltellamento della stazione di Cesenatico il tema in assoluto più dibattuto sui social network.

E così, mentre la sicurezza torna prepotentemente alla ribalta della campagna elettorale, anche su Facebook è partito il duello rusticano tra chi derubrica l’episodio come un “caso isolato” e chi, al contrario, considera il fatto come l’escalation di una recrudescenza criminale nella nostra città.

Ma, tra tanti commenti, non è passato inosservato quello di Anila, moglie del pescatore accoltellato che, nella pagina di Matteo Gozzoli, ha lasciato in calce il suo commento: “Caro sindaco con le parole siete tutti bravi! – ha scritto – oggi, per miracolo, mio marito è vivo. I carabinieri sono arrivati quando mio marito era già in ospedale accompagnato da un tassista, invece quel bastardo l’hanno accompagnato i carabinieri in ospedale… meglio che non scriva più niente”.

 

 
 
 
 

A stretto giro la replica di Matteo Gozzoli: “Spero che presto tuo marito si rimetta e che possiamo incontrarci. Cesenatico non è questa”.

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