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Al via la raccolta di firme per proporre un referendum abrogativo delle norme sul Green Pass, il cui utilizzo è stato di recente esteso con un decreto del Governo che entrerà in vigore dal 15 ottobre prossimo.

Secondo i promotori, il Green Pass “costituisce un palese strumento di discriminazione che collide con i principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico”, poiché escluderebbe “dalla vita economica e sociale della nazione quei cittadini che sostengono convinzioni ed evidenze diverse da quelle imposte dal Governo” e spingerebbe “surrettiziamente i cittadini alla vaccinazione”.

I quattro quesiti referendari proposti vorrebbero abrogare “le disposizioni legislative in materia di Green Pass”.

La raccolta firme — secondo quanto si legge sul sito del comitato referendario — avviene sia fisicamente che digitalmente. Proprio nelle scorse ore, è stata raggiunta con estrema rapidità — grazie alla possibilità di raccogliere digitalmente le firme — la quota di 500.000 firme per il referendum sulla cannabis. La soglia di 500mila firme è necessaria per proporre un referendum abrogativo. La raccolta di firme digitali per proporre un referendum è possibile dallo scorso 20 luglio.

Una volta presentate le firme necessarie per proporre un referendum abrogativo, a dare la possibilità al corpo elettorale di esprimersi è la Corte Costituzionale, che deve pronunciarsi preventivamente sulla legittimità costituzionale del referendum.

Nel caso in cui le 500mila firme venissero raccolte, e la Corte Costituzionale ritenesse che i quesiti fossero costituzionalmente legittimi, al momento non è ipotizzabile una data del voto, ma non sarebbe di certo prima della primavera 2022.

Il sito del comitato referendario riporta i nomi sia del comitato organizzativo, sia del comitato dei garanti. Del primo elenco fanno parte i nomi dell’avvocato Olga Milanese, del Foro di Salerno; del professor Luca Marini, docente di diritto internazionale alla Sapienza di Roma, già vice presidente del Comitato nazionale per la Bioetica; del professor Francesco Benozzo, docente di Filologia romanza all’Università di Bologna. Del secondo elenco fanno parte i nome del professor Paolo Sceusa, presidente emerito di sezione della Corte di Cassazione; del professor Ugo Mattei, docente di diritto civile all’Università di Torino; del professor Alberto Contri, ex presidente della Fondazione Pubblicità progresso; di Carlo Freccero, giornalista ed ex consigliere di amministrazione della Rai.

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Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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