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Fratelli d’Italia attacca l’amministrazione sul tema dell’Illuminazione Pubblica. Ecco cosa si legge in una nota del partito politico.

“L’illuminazione pubblica dovrebbe letteralmente accendere una città, valorizzare i suoi monumenti e luoghi di interesse, far sentire sicuri i cittadini anche nelle ore più buie. A Cesenatico, però, l’illuminazione pubblica ha fatto passi indietro e le nuove installazioni sul Porto Canale sono in contraddizione con la normativa”.

Roberto Buda candidato Sindaco

Fratelli d’Italia boccia quindi le scelte del sindaco Matteo Gozzoli: “La riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica nel Comune di Cesenatico pone seri dubbi sulla capacità dell’Amministrazione di capire le necessità dei cittadini – afferma Umberto Cestelli, candidato di FdI alle prossime elezioni amministrative – Ma anche sulla capacità del gestore di realizzare impianti di illuminazione in grado di dare una risposta concreta a queste necessità. La qualità degli interventi fatti è bassa e la scarsa cura con cui sono state trattate aree importanti, come le passeggiate turistiche e le strade principali, è sotto gli occhi di tutti. Il Comune cinque anni fa fece una gara d’appalto attraverso Consip, gara che si aggiudicò la società francese Citelum”.

 
 
 
 

“L’esempio più eclatante – si legge – è il porto canale che, dopo gli interventi di sostituzione dei corpi illuminanti a scarica con quelli a led, sembra essere precipitato nel buio. Le lanterne a led lungo il canale faticano a raggiungere la mezzeria e lasciano l’altra metà della strada e le facciate degli edifici completamente al buio, con buona pace di gestori e avventori dei locali – prosegue il candidato al consiglio comunale – I moduli a led installati nelle lanterne già esistenti sono in aperta contraddizione con le normative per l’inquinamento luminoso, che richiedono sorgenti a vetro piano e illuminazione solo verso l’emisfero inferiore, e insufficienti secondo i Criteri Ambientali Minimi per l’acquisto di sorgenti, apparecchi e progettazione di impianti di pubblica illuminazione definiti dal Ministero dell’Ambiente”.

“A seguito delle lamentele dei commercianti nel 2019 l’Amministrazione ha investito di tasca propria 60mila euro per installare nuovi proiettori sui palazzi. In pratica il Comune ha pagato per una progettazione carente del gestore – rimarca Cestelli – aumentando il proprio fabbisogno energetico anziché ridurlo e trovandosi con un canone annuo più alto da pagare. Anche l’illuminazione del lungomare è disastrosa, come a Valverde, dove la parte centrale della carreggiata rimane in penombra: il risultato è un’aurea di trascuratezza e pericolosità, evidenziata dalla vegetazione che non sempre viene potata e crea numerose zone d’ombra”.

illuminazione pubblica porto canale buio

Per tentare di correre ai ripari, in centro, su viale Carducci, la Giunta di sinistra nel marzo 2020 ha stanziato 130.000 euro per raddoppiare i corpi illuminanti (circa 200). In questo caso una copertura dei costi è arrivata grazie al contributo stanziato dal Ministero dell’Interno per l’efficientamento energetico. “Più che un intervento di efficienza energetica, appare un intervento di potenziamento dell’impianto – evidenzia l’esponente di Fratelli d’Italia – I nuovi punti luce sono stati installati a ridosso degli alberi: tronchi e chiome generano aree buie e poi non sono stati adottati moduli per l’illuminazione dei marciapiedi. Le nuove lanterne non sono coerenti con quelle esistenti e i sostegni non sono stati riverniciati, decoro e senso estetico dimenticati”.

Al parco di Levante un altro esempio della scarsa attenzione all’illuminazione. “Le lampade a sfera impattano sull’inquinamento luminoso perché proiettano la luce anche verso la volta celeste – illustra Cestelli – Invece di prevedere la sostituzione di queste con nuovi apparecchi a norma, il gestore, con l’avvallo dell’Amministrazione, ha sostituito solo la lampada con una soluzione svilente per un parco pubblico. Le sfere non sono a norma e sono elementi di rischio per l’incolumità delle persone, questo perché l’apparecchio esistente è stato di fatto manomesso eliminando l’alimentatore e inserendo una nuova lampada LED, quindi dovrebbe essere ricertificato. Per la Legge Regionale contro l’inquinamento luminoso non è possibile intervenire su apparecchi esistenti senza eliminare la parte di emissione verso l’emisfero superiore: le sfere sono quindi in contrasto anche con questa legge; e poi la luce emessa è insufficiente per una corretta illuminazione delle aree sottostanti. Passando alle arterie stradali, i nuovi corpi illuminanti installati sulle torri faro degli svincoli sulla SS16 illuminano le aree verdi e lasciano la strada al buio, in punti nevralgici tristemente noti alle cronache per i frequenti incidenti stradali”.

“La luce è sinonimo di sicurezza e dovrebbe valorizzare il nostro territorio e rendere la nostra città più sicura, attraente e coinvolgente. Il confronto con altri Comuni della costa è inevitabile – conclude Umberto Cestelli – Cesenatico vuole essere un polo di attrazione turistica in tutti i periodi dell’anno e merita un’illuminazione migliore”.

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Alessandro Mazza

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