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Non solo Cesenatico. Domenica 3 e lunedì 4 ottobre saranno 48 i Comuni chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunale. Alle urne sono attesi 865mila elettori circa, suddivisi in 1.157 sezioni elettorali.

Oltre a tre capoluoghi (Bologna, Rimini e Ravenna), sono sei i Comuni più grandi, quelli con popolazione superiore ai 15mila abitanti, dove la legge elettorale prevede la possibilità di andare al ballottaggio se nessuno dei candidati dovesse raggiungere il 50% al primo turno.

Oltre a Cesenatico, si tratta di San Giovanni in Persiceto (Bologna), Cento (Ferrara), Cattolica (Rimini) Pavullo nel Frignano e Finale Emilia (Modena).

Altri 39 Comuni sono invece al di sotto dei 15mila abitanti e chi prenderà la maggioranza relativa, fra i vari candidati, diventerà sindaco a prescindere dalla percentuale.

I piccoli Comuni dove si vota sono: Alto Reno Terme, Gaggio Montano, Monghidoro e Castel del Rio (Bologna); Codigoro, Portomaggiore, Vigarano Mainarda e Goro (Ferrara); Bertinoro, Gatteo e Sogliano sul Rubicone (Forlì-Cesena); Zocca, Sestola, Palagano e Montefiorino (Modena); Traversetolo, Felino, Borgo val di taro, Busseto, Fontanellato, San Secondo Parmense, Sala Baganza e Neviano degli Arduini (Parma); Fiorenzuola D’Arda, Rottofreno, Borgonovo Val Tidone, Cadeo, Cortemaggiore, Gropparello, Agazzano e Gazzola (Piacenza); Castellarano, San Martino in Rio, Casina e Ventasso (Reggio Emilia); Novafeltria, Montescudo-Montecolombo, Pennabilli e Sassofeltrio (Rimini). In tutto, i candidati sindaco sono 143, le liste a sostegno di questi candidati sono 228, mentre per uno dei 680 posti da consigliere comunale sono in campo 4.214 contendenti, 1854 donne, e 2.360 uomini.

La Regione Emilia-Romagna ha realizzato una pagina web con informazioni e curiosità sulla tornata elettorale.

Roberto Buda candidato Sindaco
 
 
 
 

E anche la sicurezza dei ragazzi è messa a rischio: “Vorrei evidenziare che nel tentativo di salire sul mezzo, c’è stato qualche studente che ha rischiato di rimanere incastrato fra le porte, in quanto l’autista ha segnalato in questo modo il tutto pieno! E la sicurezza? – si chiede Alice Aletta – Il secondo pullman non si è neppure fermato!!! A prescindere la dignità di trattamento riservato agli studenti all’uscita di scuola, il risultato è stato che 24 studenti alla fermata Liceo e ben 40 alla fermata I.E.T. sono rimasti a piedi. Alcuni di loro hanno contattato i genitori affinchè arrivassero a prenderli, ma la maggior parte, impossibilitata per lavoro, ha dovuto lasciare che i propri figli attendessero le 14 per il passaggio di un altro pullman 126 (qualche genitore ha persino chiamato il servizio taxi, per prelevare alcuni studenti, pur di non lasciarli attendere sulla strada)”.

“Ma neppure alle ore 14.00 il pullman è arrivato… – tuona la presidente Consiglio d’Istituto – E’ del tutto inaudito e inaccettabile che gli studenti siano lasciati a piedi per ben due volte nella stessa giornata e non vorrei trascurare il fatto che parliamo di un servizio pagato anticipatamente dalle famiglie! Questa situazione perdura ormai da troppo tempo e gli episodi come quello di oggi sono decisamente troppi, se consideriamo che siamo solo alla terza settimana di scuola, per questo non è nostra intenzione soprassedere. I genitori hanno già manifestato l’intenzione di inviare lettere con richieste di rimborso degli abbonamenti e non escludiamo la volontà di intraprendere eventuali azioni legali”.

Infine la richiesta: “Chiediamo urgentemente un confronto con tutte le parti interessate (AMR, Start Romagna e amministrazione comunale) per trovare soluzioni definitive, nel frattempo continueremo a monitore la situazione per tutelare i nostri ragazzi”, conclude Alice Aletta.

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